Più volte abbiamo parlato dell’aspetto culturale rappresentato dalle ‘botticelle’, turisticamente, un elemento caratterizzante del folclore popolare romano.
Così come, abbiamo sottolineato la logistica e la pavimentazione del Centro storico della città, disegnata su misura per le carrozze e non per l’attuale mobilità, rappresentata da grossi mezzi inquinanti.
In ultimo, anche lo straordinario rapporto che lega il vetturino al cavallo, preziosa fonte di sostentamento, e dunque per tale motivo messo in condizione di godere sempre di ottima salute.
Ma i tempi cambiano, ed anche gli ideali tendono ad una praticità spicciola che, spesso ribaltando le evidenze, non concede nulla. Nemmeno alla poesia della storia.
Così, dopo una feroce e lunghissima battaglia, con gli amministratori ‘fomentati’ dalle spietate accuse degli animalisti (manco parlassimo delle corride), il comune di Roma, ormai sempre più lontano dai costumi che hanno connotato la comunità popolare, ha praticamente bandito le botticelle.
Lo scorso dicembre infatti, l’Assemblea Capitolina ha votato favorevolmente un nuovo regolamento sulle carrozze, che potranno girare solamente all’interno di alcuni parchi pubblici, seguendo degli orari precisi, e informando con dei cartelli i costi del giro.
Come dire, occhio non vede…
Tuttavia, a distanza di quasi 3 mesi, il comune non ha ancora indicato i parchi tenendo i vetturini fermi. Così il legale a difesa dell’associazione di questi ultimi, ha posto la questione al Tar del Lazio il quale, dopo aver constato la mancata attuazione del nuovo regolamento, ha stabilito che nel frattempo le botticelle possono ancora circolare nell’area del Centro Storico.
Come ha infatti riferito l’avv. Andrea Ippoliti “La disposizione del nuovo regolamento, che impone di circolare solo all’interno dei parchi, non è ancora in vigore, ma i vigili sono stati irremovibili, ed hanno costretto i miei clienti a rientrare nelle stalle. Sono quindi stato costretto a disturbare il TAR affinché dichiarasse che nessuna sospensiva può essere concessa al momento”.
Inoltre, aggiungiamo, manca anche la pubblicazione sull’Albo pretorio della delibera che l’assemblea capitolina ha votato. Secondo l’iter, solo quando questa comparirà online, il Dipartimento mobilità potrà allora procedere all’assegnazione delle aree dove le botticelle dovranno circolare.
Intendiamoci, purtroppo è soltanto questione di tempo… ed un altro pezzo storico di questa città andrà scomparendo…
Max