Finalmente un po’ di pepe in questa campagna elettorale dove, malgrado le intenzioni e la rabbia repressa di alcuni leader (umiliati dai sondaggi), ancora non si sono consumati ‘duelli verbali’ all’altezza della situazione.
Così ci hanno pensato Calenda e Salvini i quali, traendo spunto da opposte ‘visioni’ rispetto alla scuola, se ne sono dette un bel po’.
Il primo a partire è stato il leader del Carroccio (di passaggio a Frosinone) che, in parte a ragione, ha tenuto a rimarcare l’inopportunità di alcune affermazioni rilasciate dal leader di Azione: “Calenda ha detto che i ragazzi che frequentano gli istituti tecnici e professionali valgono di meno, hanno meno cultura e hanno più problemi. Uno che dice così è ignorante e razzista“.
Un’affermazione quella del leghista, che non ha tardato a fomentare l’ego di Calenda il quale, via twitter ha subito replicato: “Senti Papeete, invece di proporre finte flat tax e sistemi ungheresi, studia prima di parlare. C’è un gigantesco problema di livello di competenze dei ragazzi. Basta leggere i report europei e OCSE. Sappiamo che per te cultura e istruzione sono temi sconosciuti. Per noi no“.
In realtà quanto accaduto oggi è una ‘coda’ di un primo e ‘vivace’ botta e risposta consumatosi ieri quando, rispondendo a Salvini che bocciava la proposta di Azione, di far frequentare ai ragazzi il liceo, o almeno un biennio, Calenda ha replicato: “Ma questo è un intrattenitore, non è un politico, io non ho detto questo. Ho detto che molti dei ragazzi che frequentano gli istituti tecnici, ed è un dato scientifico, hanno un problema di preparazione gigantesco. E che quindi non è giusto che solo i figli della borghesia possano frequentare il liceo, ma che invece tutti, almeno per i primi due anni, hanno diritto ad avere una preparazione alla cultura. Quindi è l’opposto di una politica classista, di cui mi accusa Salvini“.
La reazione di Calenda è andata in diretta nell’ambito del programma condotto da Gerardo Greco. Il leader di Azione ha poi aggiunto che “Per spiegare a Salvini qualcosa sulla scuola, bisognerebbe che Salvini l’abbia frequentata la scuola, cosa che io dubito“. Quindi il conduttore gli ha fatto notare che Salvini ha frequentato il liceo classico, “uno di quelli che non funziona!” ha quindi ribattuto scherzando Calenda. Quando il siparietto sembrava essersi chiuso, e si parlava di altri temi, dalla Lega è giunta al conduttore una precisazione: “Mi fa sapere la Lega che Salvini ha frequentato il Manzoni di Milano, uno dei migliori licei classici d’Italia“. Pronto Calenda ha risposto: “Allora c’è da rivedere anche il liceo classico!“.
Max