“Luigi Di Maio ci ha messo cinque anni a chiedere scusa a Uggetti, confido che fra cinque anni chieda scusa anche a me alla mia famiglia. Mio padre è stato archiviato. Restano diversità profonde, ma questa lettera è una lettera importante. Meglio tardi che mai”. Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, a L’aria che tira si esprime così sulle scuse di Luigi Di Maio all’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti. L’ex primo cittadino è stato assolto in appello al processo nel quale era accusato di turbativa d’asta relativamente a un bando per la gestione di due piscine comunali. Accusa che aveva portato al suo arresto nel 2016.
Boschi si sofferma anche sulla notizia delle ultime ore, la scarcerazione dell’ex boss Giovanni Brusca. “Il caso Brusca ci tocca tutti, è il responsabile dell’assassinio di decine di persone e dello scioglimento nell’acido di un bambino. Ma penso che le parole della sorella di Falcone debbano guidarci, è stata applicata una legge che Falcone volle”, dice Boschi. “Dopodiché è chiaro che ci fa male. Faccio fatica ad accettarlo. Ma chi sceglie la strada della Costituzione e dei diritti pensa che vadano rispettati non solo quando fa comodo”, conclude.