I timori per la situazione Greca, rilanciati dall’allarme sulla scarsa liquidita’ dello stato ellenico, trascinano in basso laBorsa di Milano con il Ftse Mib che cede nei cinque giorni di apertura delle contrattazioni il 3,49% tornando sotto i 24 mila punti a 23.044 e l’All Share a -3,56% che scende invece sotto i 25 mila punti chiudendo a 24.625. In risalita lo spread oltre 140 punti. In questo contesto a ’pagare’ il conto piu’ salato sono stati i titoli bancari, tutti inesorabilmente in rosso: da Unicredit che ha ceduto il 6,34%, a Intesa sp (-5,10); da Ubi (-5,87%) a Mediobanca (-5,42). Giu’ anche le popolari in attesa della ’rivoluzione’ degli assetti societari: Mps -8,41%; Bper -6,07%, Bpm -5,19%, Banco Popolare -5,13%. A compensare i problemi greci non sono bastate neppure le parole del governatore Mario Draghi che mercoledi’ (quando pero’ il mercato ha un po’ respirato chiudendo in positivo),che ha nuovamente assicurato sul fatto che il Qe sta funzionando.