I dati Usa sulla spesa personale di settembre, in calo dello 0,3%, hanno acceso ieri i timori sui rischi per la ripresa americana dal contesto internazionale: I timori sull’economia si riflettono sul prezzo del petrolio, ancora in calo, e delle commodities. Atene che spinge per anticipare l’uscita dal programma di aiuti della Troika e il rischio di elezioni anticipate ha portato ad un crollo della Borsa di fino a oltre il 10% trascinando giù anche Piazza Affari (-4,44%) proprio nel giorno dellattesa del varo della Legge di Stabilità su cui peraltro non mancano i dubbi preventivi di Bruxelles. Anche le altre piazze del Vecchio Continente viaggiano in chiaroscuro, ma nessuna in rosso quanto Milano dove sono in negativo tutti i maggiori titoli bancari. Ilgreggio poco sopra gli 80 dollari al barilesulla scia dell’aumento della produzione Usa, giunta ai massimi degli ultimi 30 anni in un contesto economico sempre più in rallentamento, sono le cause principali del catastrofico crollo delle borse soprattutto europee. Dopo un breve rimbalzo, in prima mattinata, la situazione anche oggi ha ripreso a peggiorare. Portando gli indici di nuovo in rosso. Pesa il forte rialzo dellospread Btp/Bundtornatoverso 200 puntie pesano i bancari. Londra arretra dell’1,5%. A Milano l’indiceFtse Mib segna -3,4%. Francoforte cede l’1,8% e Parigi il 2,6%. Giu’ del 2,3% Madrid e dell’1,66% Atene.non succedeva da un anno l Ftse Mib sotto 18mila punti, In difficolta’ il comparto bancario, con raffiche di sospensioni (al momento sono congelate Bpm a -5,21%m Banco Popolare a -4,26% e Ubi Banca a -3,61%); la maglia nera va a Mps (-8,04%). Giu’ anche Unicredit (-2,85%) e Intesa Sanpaolo (-2,82%). In rosso l’intero listino, dagli energetici agli industriali al lusso. Telecom segna -4,51%. Il titolo migliore e’ Luxottica, che cerca di tenere dopo i fort
Intanto lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi sfonda la soglia dei 200 punti, una quota che non raggiungeva dal febbraio scorso e tocca quota 202,60 punti, dopo aver chiuso ieri a 165. Il rendimento si attesta al 2,75%. Lo spread Bonos/Bund segna 162 punti per un tasso del 2,33%. Il decennale greco, per la prima volta da febbraio, torna sopra l’8%. Il rendimento del Bund tedesco e’ al minimo storico dello 0,71%.