(Adnkronos) – Niente immunità all’ex eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, da parte del Parlamento europeo. E’ quanto stabilito a scrutinio segreto lo scorso lunedì a Bruxelles la commissione giuridica, che non si oppone così alla richiesta del tribunale di Imperia, che chiede di giudicare Borghezio per una lite con un funzionario di un treno russo, in transito in Liguria, dove il leghista era salito senza biglietto. Una vicenda di circa dieci anni fa, che ora vede il Parlamento europeo negare lo ‘scudo’ a Borghezio, da lui chiesto in quanto sostenne di essere salito su quel treno, per raggiungere Nizza e poi le sedi europee per poter svolgere il suo mandato.
“E’ una cosa assurda, avevo chiesto per principio che venisse bloccata la richiesta a procedere nei miei confronti”. Interpellato dall’AdnKronos, l’ex europarlamentare della Lega non nasconde il suo rammarico. Borghezio ricostruisce la vicenda “quando mi è stato impedito a Ventimiglia di raggiungere Nizza, per prendere la coincidenza per arrivare a Strasburgo e Bruxelles, circa dieci anni fa”.
“Ero – racconta – arrivato in ritardo al treno che partiva da Ventimiglia, poi la mia scorta, i carabinieri, mi hanno detto che c’era la possibilità di salire su un altro treno, che arrivava dalla Russia e si sarebbe fermato a Nizza”. “Sono stati loro a farmi salire al binario sette su quel vagone, ma quando ho mostrato il tesserino da eurodeputato sono stato brutalmente aggredito da un funzionario russo, che non ha voluto sentire ragioni, facendomi scendere a Mentone”. “Io – ricorda ancora – volevo raggiungere la mia sede di lavoro, ora mi farò sentire dai giudici di Imperia, chiederò loro di sentire i carabinieri che erano di scorta, sono stati loro a farmi salire sul treno russo”.