Si parla addirittura di un attacco da parte di ‘sedicenti’ hacker (così ha affermato il presidente Tridico) anche se, considerando la mole di traffico, con addirittura punte di 100 domande al secondo, ecco spiegato perché dopo poche ore stamane il sito dell’Inps è letteralmente andato in tilt.
Visibili nominativi e dati privati degli utenti
Del resto, vista la situazione di enorme disagio sociale che sta caratterizzando queste settimane di forzato esilio casalingo, il bonus da 600 euro diviene veramente una boccata d’ossigeno. Soprattutto per i disoccupati, chi lavorava in nero e, ‘umanamente’ parlando, anche per i banditi.
Così, a seguito di questo imbarazzante ’crash’ informatico, è capitato che inserendo i propri dati, molti utenti sono stati catapultati all’interno di altri profili, nominativi privati e dati sensibili, alla faccia della privacy.
Di quella decisione di bloccare subito le procedure.
“Non doveva succedere, stiamo verificando”
Nel corso di un video-collegamento con ‘Il Sole 24 ore’, Luisa Gnecchi, vicepresidente dell’Inps ha affermato che “Quello che è successo è gravissimo e non deve succedere. Il disguido su sito dell’Istituto è durato 5 minuti’‘ e, ha ancora rassicurato, ”sarà oggetto di verifica’’. Intanto tra gli indigenti continua a montare la rabbia e l’amarezza…
Max
