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    Boom di bici, oltre 2 milioni nel 2020 ma ‘i comuni seguono processo a singhiozzo’

    Nel 2020, ultimo dato disponibile, sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette. E’ quanto si legge tra l’altro nel “Focus2R”, annuale punto della situazione nel mondo di cicli e motocicli messo a punto da Ancma di Confindustria e Legambiente. Rispetto al 2019, si legge ancora, sono cresciute le bici tradizionali (+14%) con 1.730.000 unità vendute, mentre le eBike con 280mila unità hanno fanno segnare un robusto + 44%.  

    Si tratta di “un momento contraddistinto da un grande desiderio di due ruote e da una nuova domanda di mobilità individuale -osserva il presidente di Ancma, Paolo Magri- che rafforza ulteriormente il ruolo delle biciclette e dei motocicli, sottolineandone le peculiarità uniche come la fruibilità, la sostenibilità ambientale, e la velocità negli spostamenti. Le due ruote sono oggi una soluzione: tutti gli indicatori del report rendono urgente e necessaria da parte del legislatore e dei governi locali una maggiore attenzione in favore di questa mobilità e della sua integrazione con le altre soluzioni di trasporto”. 

    Il 2020 ha inoltre confermato il negozio specializzato come punto di riferimento per i consumatori sul territorio: Confindustria Ancma stima, infatti, che più del 70% dei 2 miliardi di euro di fatturato dell’intera rete di vendita durante il 2020 sia stato generato dalle realtà commerciali più di prossimità. Sempre secondo le prime valutazioni di Ancma, nel 2021 il mercato si attesterebbe indicativamente sugli stessi volumi del 2020. 

     

    Una crescita potente, che però vere reagire “a singhiozzo” i comuni italiani su sicurezza e servizi dedicati, osserva il rapporto. “Ben 31 Comuni, anche per sopperire ai problemi di circolazione legati al Covid, hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili: la maggior parte delle amministrazioni locali intervistate ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km. La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R). Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%), in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 31% del 2015”. 

    “Stabile invece il dato delle amministrazioni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria (74%), oppure presso scuole e università (80%), mentre cala la percentuale delle città dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 33% del 2020 (era il 35% nel 2019). Come nel 2019, la maggior parte dei punti di ricarica si concentra in poche città, in particolare Trento e Padova che, insieme, contano quasi l’80% del totale, rispettivamente 320 e 312. In ogni caso, 13 comuni su 23 non superano i 5 punti di ricarica e soltanto 6 comuni ne hanno più di 10. Per quanto riguarda infine il bike-sharing, il 54% dei comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019, così come la percorrenza totale che scende del 51% rispetto al 2019”. 

     

    Per quanto riguarda le due ruote a motore, dopo un 2020 che ha chiuso con un significativo recupero dei volumi persi per le conseguenze della pandemia di Covid-19 (-5,5%), il mercato 2021 torna in positivo. Nel corso dell’anno, ciclomotori, scooter e moto hanno infatti registrato un aumento a doppia cifra con una performance del + 21,2%, pari a 289.067 veicoli: il mercato ha recuperato e superato i volumi del 2012, quando vennero venduti 255mila veicoli. 

    Unico segno negativo è quello che viene dai ciclomotori, che fanno registrare un calo del 4,7% e 18.835 veicoli venduti, per la prima volta (a parte l’anno anomalo del 2020) sotto le 20 mila unità. Importante la crescita degli scooter, che targano 151.153 mezzi, corrispondenti a un incremento del 21,3%; ancora più robusto il trend delle moto, con 119.079 veicoli immatricolati e una crescita complessiva del 26,4% sul 2020. Il dato più significativo appare tuttavia quello del confronto con il 2019, ultimo anno “normale” prima della pandemia: qui il mercato cresce complessivamente del 14,5%. 

    Torna in positivo anche il mercato degli elettrici dopo il passo falso del mese di novembre: dicembre ha targato, infatti, 835 veicoli facendo segnare un incremento del 5%. Il risultato del mese consente agli elettrici di chiudere in pari con il 2020 (+0,5%), immatricolando complessivamente 10.848 mezzi. Il confronto con il 2019 fa registrare un incremento dell’85,5%.