Nel primo trimestre del 2019 sono in netta crescita i finanziamenti richiesti per coprire le spese della ristrutturazione di un immobile o dell’arredamento, perfettamente in linea con il sentimento di puro attaccamento alla casa tipico del nostro Paese, oltre che in ragione dei vantaggi anche fiscali concessi ai beneficiari.
Difatti, secondo quanto risultante da una recente indagine in Italia su un campione di circa settantamila domande di accesso al credito, si è registrato un aumento del 3% dei prestiti erogati proprio al suddetto scopo: rispetto al 29% dei primi tre mesi dello scorso anno, oggi il 32% degli intervistati ha richiesto un finanziamento destinato ad apportare migliorie alla propria abitazione.
Analizzando più da vicino la situazione, è possibile osservare una serie di dati rilevanti. Quanto alle aree italiane dove la crescita è avvertita in modo preponderante si fa riferimento a tutto il Meridione, con specifico riguardo alle Regioni Calabria, Sicilia e Campania ove si raggiunge il picco del 29,8% delle richieste. Inoltre, focalizzando l’attenzione sulle zone dove tale tipologia di finanziamento ha un peso maggiore rispetto ad altre forme di prestito, in vetta alla classifica ci sono la Calabria, il Friuli-Venezia Giulia e la Liguria, rispettivamente con il 7,9%, 8,2% e 8,1%. Infine, sul gradino più alto della graduatoria, con riguardo alle somme più elevate richieste dagli interessati, si posizionano con minimo scarto Piemonte, Sardegna e Lombardia.
In relazione al quantum mediamente richiesto dai beneficiari, sempre considerando le risultanze dell’indagine, l’importo richiesto per arredare la propria casa si aggira intorno ai 9.000 euro, mentre è sui 18.000 euro per le opere di rifacimento, con impegno alla restituzione del capitale ricevuto in circa cinque anni nel primo caso e sei nel secondo.
Dal punto di vista soggettivo, invece, la maggior parte delle domande di accesso ad un finanziamento destinato provengono da soggetti under 41, di cui addirittura il 33% sono giovani con un’ età media inferiore ai 35 anni. Dato certamente da non sottovalutare, anche alla luce dei vantaggiosi tassi di interesse garantiti dagli istituti di credito per questo tipo di prestito, nonché della detraibilità delle spese dal punto di vista fiscale, che costituiscono una spinta verso l’investimento nella propria casa.
D’altro canto, però, anche una parte di popolazione adulta persevera nel voler impiegare i propri risparmi nel migliorare la propria abitazione, ristrutturandola o sostituendone il mobilio.
A tale scopo, una peculiare tipologia di finanziamento di cui i pensionati possono beneficiare è la cessione del quinto della pensione (per approfondimenti: http://www.calcoloprestito.org/guida/cessione-quinto-pensionati), caratterizzata dalla specifica modalità di rimborso all’istituto di credito erogatore e per cui sarà necessario richiedere il cosiddetto “certificato di quota cedibile” all’ INPS: ricordiamo che la rata mensile del prestito non può superare il quinto della pensione mensile percepita . Tra le banche e finanziarie che hanno aderito alla convenzione INPS oggi figurano tra le altre Bnl, Poste Italiane o Compass .