Tra le pagine del vasto ‘capitolo’ legato ai bonus che in questa fase, dopo l’avvento del coronavirus, ha visto le autorità istituzionali coinvolte in un processo di sostegno all’economia in generale, si è fatto largo di recente il cosiddetto Bonus taxi nell’ambito del decreto agosto: ma che cos’è, e come funziona?
A chi spetta il bonus taxi che dovrebbe riguardare il rimborso del 50% della corsa fino al 31 dicembre 2020?
Quanto al Bonus taxi, il decreto agosto stabilisce le regole per il rimborso del 50% delle corse. Ad averne diritto i disabili, le persone con patologie e le famiglie in stato di bisogno. L’utilizzo dei buoni per il servizio taxi ed NCC sarà ammesso fino al 31 dicembre 2020.
Ecco perchè per alcuni è più corretto definirlo Bonus taxi ed NCC: nel decreto agosto viene ridisegnata la regolamentazione del rimborso del 50% delle corse. Si parla del buono viaggio già introdotto dal decreto Rilancio, ma rimasto ad oggi inattuato.
Le risorse stanziate passano da 5 a 35 milioni di euro, e a disciplinare l’iter di richiesta saranno i singoli comuni. Nel decreto agosto vengono però indicati quelli che saranno i i beneficiari del bonus taxi.
Ad aver diritto al rimborso del costo dei viaggi fatti su taxi o servizi di noleggio con conducente saranno le persone disabili, con patologie ed appartenenti a nuclei familiari in situazione di disagio economico.
aggiornamento ore 1.41
La regola alla base del bonus taxi nel decreto agosto è doppia. Da un lato si concentra sull’introdurre misure di sostegno per un settore colpito dalle restrizioni causate dal Covid-19, dall’altro prova ad incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi a bus e metropolitane.
La dotazione prevista sale dai 5 milioni previsti dal decreto Rilancio a 35 milioni di euro. Il decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 concede al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il dovere di gestire il fondo.
Il bonus taxi sarà pari al limite dei 35 milioni di euro stanziati dal decreto agosto per la concessione di un buono mobilità in favore di persone fisicamente impedite o a mobilità ridotta, con patologie accertate – anche se accompagnate – o appartenenti a nuclei familiari esposti alle conseguenze economiche causate dal Covid-19.
Ad aver diritto al rimborso delle corse di taxi ed NCC saranno i residenti in comuni capoluoghi di città metropolitane o provincia: taxi ed NCC e comuni dovranno garantire una corsia prioritaria alle famiglie maggiormente esposte agli effetti economici causati dal coronavirus.
aggiornamento ore 6.00
L’importo massimo del rimborso spettante per ciascun viaggio sarà pari a 20 euro, fermo restando la soglia del 50% del costo della corsa. Ad esempio, nel caso di spesa di 20 euro, il rimborso riconosciuto sarà pari a 10 euro. Nel caso di corsa di importo pari a 50 euro, il rimborso non potrà superare la soglia dei 20 euro.
I buoni viaggio non saranno cedibili, sono esclusi dal calcolo delle imposte e non rientreranno nel calcolo dell’ISEE. Per quel che concerne il riparto del fondo da 35 milioni di euro, il decreto agosto indica che entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore, ovvero entro la metà del mese di settembre, il MIT dovrà adottare un apposito decreto per l’assegnazione delle risorse, secondo tali criteri:
aggiornamento ore 10.18