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Bonus per chi lavora in nero, stop Imu e Tari: ecco alcune misure del terzo decreto economico

Indubbiamente qualcosa ’s’ha da fare’ e dunque, come per altro già abbondantemente annunciato, dopo il ‘Cura Italia’ ed il ‘dl liquidità’, il governo si prepara ad annunciare – probabilmente per la prossima settimana – il ‘terzo decreto’. E’ il prossimo step che il Cdm troverà sul tavolo, insieme alo ‘scostamento’ (il secondo) dal deficit in quanto, il ‘dl marzo’ si è già preso tutto.

Vediamo dunque da vicino come saranno ripartite le attese risorse di questo ‘dl aprile’.

C’è anche un bonus pensato per i lavoratori in nero’

In primis,  la Cig universale, quindi – con un ‘ritocco’ rispetto a marzo –  gli 800 euro del bonus per gli autonomi. Novità, dovrebbe debuttare il ‘reddito di emergenza’ (ovviamente di matrice M5s), che prevede 400 o 500 euro a sostegno di chi – come i lavoratori saltuari, colf e badanti in primis – sono rimasti fuori dalle precedenti misure di marzo. Una soluzione volta in qualche modo anche a vantaggio dei cosiddetti ‘lavoratori in nero’ – in maggioranza del mezzogiorno – calcolati in almeno  3,7 milioni persone.

Aiuti per gli Enti locali ed i comuni in difficoltà

Spazio – ed aiuto – anche agli Enti locali per i quali, ‘potrebbe’ arrivare  la possibilità di congelare i pagamenti di Imu e Tasi per aprile e maggio. Quindi un fondo specifico per i comuni in difficoltà.

Da segnalare inoltre per l’ennesima volta, lo slittamento per lo meno al gennaio 2021, di plastic e sugar tax, così come per l’estensione del credito d’imposta sugli affitti, ad oggi contemplato per le botteghe, gli esercizi commerciali, ma anche hotel, ristoranti e bar.

Un ‘bazooka’ da 60 mld per il deficit-il oltre il 7%

Usando l’espressione cara al premier Conte, qualora venissero confermate le iniziative sin qui elencate (si parla sempre di una bozza), se letto nel rapporto deficit-Pil, parliamo di un ‘bazooka’ da 60 mld che andrebbe a superare il 7%. L’ago delle bilancia è rappresentato dall’Europa, in virtù anche degli 11 miliardi di fondi europei previsti nel budget 2014-2020, ad oggi ancora ‘non toccati’, che potrebbero influire ‘positivamente’ sul deficit. Bilanciamenti ed equilibri (deficit e fondi Ue) che concorreranno alla nuova stima di crescita, che andrà poi a far parte del Documento di economia e finanza…

Max