Nei giorni dei ‘bonus‘, come qualcuno l’ha chiamati, in una fase contraddistinta dalla grave crisi economica scaturita dal lockdown per il coronavirus, tra i tanti benefici che si possono ottenere si sta facendo largo uno molto particolare e suggestivo.
Si tratta del bonus musica. Ma in che cosa consiste? Cos’è il bonus musica e come funziona? Chi può ottenerlo e come?
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Il Bonus musica, è un contributo una tantum di 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 30 mila euro e con figli che frequentano lezioni di musica, bande e cori.
Ecco cosa prevede l’emendamento approvato al DL Rilancio, e i requisiti per accedervi.
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Bonus musica 200 euro, ecco chi ne ha diritto, come fare, requisiti e procedura
Dunque il Bonus musica con valore di 200 euro, è la procedura una tantum approvata con un emendamento al DL Rilancio, ein fase di conversione in legge.
Si sta parlando di una modifica proposta da Claudio Mancini del Partito Democratico, e rappresenta nel contributo di una unica soluzione da spendere per le lezioni di musica.
Il bonus è concepito per aiutare le famiglie con alcuni requisiti economici e solo per l’anno 2020, ma ci sono delle condizioni da rispettare: vediamo quali.
aggiornamento ore 3.43
Bonus musica 200 euro, condizioni e limitazioni per averlo
Il processo di conversione in legge del DL Rilancio si chiude entro il 18 luglio, ma ad ogni modo i dati essenziali del bonus sono emersi.
Si parla del “Contributo per l’educazione musicale”, che implica un aiuto economico nel 2020 per le famiglie con figli minori di sedici anni che frequentano lezioni di musica, cori, bande, mariconosciuti da una pubblica amministrazione. Le scuole di musica, devono essere iscritte nei relativi registri regionali.
Il contributo ammonta a 200 euro, ma per accedervi occorre essere in possesso dei requisiti:
- Isee in corso di validità e che non superi 30.000 euro;
- i figli minori di sedici anni devono essere già iscritti alle lezioni di musica alla data del 23 febbraio 2020.
Aggiornamento ore 7.00
Bonus musica 200 euro, pagamento con mezzi tracciabili
Tra lecondizioni per poter avere accesso al contributo, anche il pagamento delle lezioni da fare con versamento bancario o postale, o “mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”, vale a dire:
- carte di credito;
- carte di debito;
- carte prepagate;
- assegni circolari.
Dunque, per aver i 200 euro una tantum, occorre che si paghi tramite mezzi tracciabili.
Le risorse per questo bonus sarebbero pari a 10 milioni di euro per il 2020, e non si parla di prolungarlo peril prossimo anno.
Sarà un decreto del Ministro per i be le attività culturali e per il turismo, insiemae con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, a stabilire le procedure e i termini per l’erogazione del contributo.
L’emendamento è stato approvato dalla Commissione Bilancio.
aggiornamento ore 10,46