Come scriviamo in un altro articolo, il premier si prepara all’appuntamento con gli ‘stati generali’ di Villa Pampihli dove, ha annunciato, si creeranno le premesse per far ripartire il Paese.
Ora, come è giusto che sia, se le idee sono buone, e le possibilità lo consentono, gli italiani saranno ovviamente più che felici – quanto prima possibile – di lasciarsi alle spalle questi anni di difficoltà e dolori, a vantaggio di un’esistenza serena e civile, come ci insegnano (purtroppo) i paesi scandinavi. Diversamente, qualora le cose non andassero come si spera, la responsabilità non è certo imputabile a danno dell’opposizione che, come da regola, esercita il suo diritto a pensarla diversamente.
Ed oggi attraverso Facebook, Giorgia Meloni non ci ha pensato due volte a ‘spiegare’ perché Fratelli d’Italia diserterà il ‘summit’: ”Mentre famiglie e imprese italiane sono in ginocchio, le priorità del governo sono ben altre. Bonus inutili, marchette, consulenze, viaggi”, scrive la leader di Fdi, che spiega: ”Davvero servivano 266 articoli del dl Rilancio? No, non servivano e infatti nel decreto Rilancio ci sono cose che nulla hanno a che fare con questa emergenza – sottolinea la Meloni – come 100mila euro di consulenza al Mef, 2 milioni e 400mila euro per lo Sviluppo economico, o la sanatoria per i migranti e – aggiunge quasi ‘divertita’ – la mia preferita: 100mila euro per i voli in business class per l’Expo di Dubai“.
Insomma, una giustificazione per la sua assenza che, aldilà delle ideologie, ha un suo perché: ”Mentre un terzo delle imprese rischia di non riaprire, è giusto che le priorità del governo siano queste? Ed è giusto che il governo chieda collaborazione su una cosa del genere? Noi non saremo complici di chi indebita i nostri figli per andare in business class a Dubai“.
Max