A farsi largo tra i diversi bonus di cui si sta parlando moltissimo in questi giorni per via dei diversi provvedimenti presi dal Governo per fronteggiare la forte crisi economica che il lockdown da coronavirus ha scatenato, vi è anche un particolare benefici conosciuto come bonus cittadinanza digitale.
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Ma nel dettaglio, cos’è il Bonus cittadinanza digitale? Si parla di 200 euro per servizi informatici, ma a chi spetta, come si ottiene, e tramite quale procedura?
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Andiamo a vedere nel dettaglio il funzionamento dell’itero iter e a chi spetta questo particolare bonus.
L’idea del Bonus cittadinanza digitale nasce da un emendamento del M5S al decreto Rilancio che incoraggia un contributo di 200 euro per comprare servizi informatici: ma a quanto pare non sarebbe un beneficio per tutti.
Nel corso del processo di conversione in legge del decreto Rilancio appare un emendamento del Movimento 5 Stelle che per appunto vorrebbe inserire anche un bonus pari ad un contributo di 200 euro. Ma per chi?
Il bonus cittadinanza digitale potrebbe andrebbe solo ai ragazzi che nel 2021 compiranno 18 anni, e agli over 65.
Per di più questi 200 euro dovrebbero poter essere usati appena per acquistare servizi informatici, di hardware e sofware. Ma vediamo nel dettaglio il funzionamento del nuovo bonus cittadinanza digitale, che deve ottenere l’approvazione della Camera.
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L’emendamento al testo del decreto, che ora è in fase di conversione in legge prevede un contributo di 200 euro per comprare servizi informatici, hardware, software e di connettività. Il bonus è esentasse e non farà parte del reddito ai fini ISEE.
Il cosiddetto bonus cittadinanza digitale però è destinato a:
Per poterlo ottenere occorrerà la PEC, quindi un indirizzo di posta elettronica certificata, o un altro servizio di recapito digitale qualificato.
aggiornamento ore 5,41
Il bonus in sè nasce per motivi legati allo sviluppo della cultura e inoltre la definizione dell’uso della PEC nasce con il presupposto di creare un “domicilio digitale”, su cui giungeranno i 200 euro del bonus in formato elettronico.
Lo scopo del bonus cittadinanza digitale è dunque di fare un produrre nuove basi per una svolta tecnologica del nostro Paese. A dirlo è ad esempio Emanuele Scagliusi, il primo firmatario dell’emendamento: “L’emergenza degli ultimi mesi ci ha confermato, una volta di più, l’importanza di promuovere la diffusione di una cultura digitale tra i cittadini e combattere il digital divide, anche al fine di un efficace contrasto dell’epidemia da Covid-19”
aggiornamento ore 10.16