Nei giorni della pandemia da coronavirus e dell’entrata in scena a tutti gli effetti della Fase2 con ormai le principali attività riaperte dopo il lockdown, si sta parlando moltissimo dei vari bonus e benefici che il governo ha messo in scena per poter sostenere imprese e cittadini nella ripresa economica dovuta proprio alla crisi da Covid-19.
In particolare, in riferimento ai bonus riferiti ai cittadini, si è diffuso l’interesse per i cosiddetti bonus bici.
Che cosa sono? Come funzionano? E a chi spettano e di quanti soldi si tratta?
Il Bonus bici, che fa riferimento ai mezzi di mobilità elettrica a pedalata assistita e anche al cosiddetto monopattino elettrico arrivano fino a 500 euro.
Ma che cos’è e come funziona nello specifico questo bonus mobilità alternativa previsto dal decreto Rilancio?
Decreto Rilancio, bonus bici: cos’è, come funziona, a chi viene erogato
Il bonus bici e monopattino di 500 euro è valito per l’acquisto di biciclette, bici elettriche, monopattini o da utilizzare per il servizio di sharing di auto e scooter.
Stando a quanto detto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il governo ha varato questo “buono mobilità alternativa” per i cittadini che risiedano nelle aree delle città metropolitane e nei centri con più di 50 mila abitanti, anziché ai 40 mila previsti in precedenza.
In particolare il bonus è pari al “60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500”.
Bonus bici e monopattino 2020, chiamato anche “bonus bicicletta” è una misura contenuta nel Decreto Rilancio 2020.
In poche parole è un ticket fino a 500 euro per acquistare bici e bici con pedalata assistita, ma anche veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica come monopattino elettrico, segway, hoverboard o altresì da utilizzare per il servizio di car o scooter sharing.
Leggi anche: Bonus bicicletta e monopattini: cos’è, a chi spetta e chi può richiederlo
Il bonus ha validità retroattiva, perché si applica dal 4 maggio 2020, fino al 31 dicembre 2020.
Può essere richiesto una sola volta dai residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Il bonus di 500 euro è stato pensato per la mobilità alternativa e per diminuire il numero di persone sui mezzi pubblici, specie nelle ore di punta ed evitare assembramenti ma anche traffico di auto.