Bonus 100 euro: una misura destinata anche ai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, che nello scorso mese di marzo hanno sempre lavorato. Questa la novità comunicata dall’Agenzia delle Entrate, che ha ufficializzato il premio in busta paga per questa categoria di lavoratori.
Sono in diversi infatti i volontari che hanno svolto attività nella Croce Rossa o nella Protezione Civile, durante le fasi più complicate della pandemia da Covid 19. Fra questi, numerosi coloro che hanno domandato all’Agenzia delle Entrate se avevano o meno diritto al bonus da 100 euro.
Bonus 100 euro ai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa: requisiti, scadenze, domanda, a chi spetta
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che il beneficio in busta paga di 100 euro spetta anche a chi ha lavorato su base volontaria. Si tratta di un allargamento dei destinatari del bonus 100 euro previsto dal decreto Cura Italia, come premio per i lavoratori che hanno continuato a recarsi in sede durante il lockdown.
Per accedere al bonus da 100 euro, quindi, il lavoratore deve aver prestato servizio nel mese di marzo 2020 nella sede di lavoro. Come altro requisito, un tetto massimo sul reddito annuo, fissato a 40mila euro.
Va specificato che il bonus da 100 euro non fa reddito, e si calcola in base al numero di giorni lavorati in sede. Chiaramente, il bonus non spetta a coloro che hanno lavorato durante il lockdown in modalità telelavoro.
“Il premio è riconosciuto anche a coloro che hanno prestato la loro attività lavorativa in trasferta presso clienti o in missioni o presso sedi secondarie dell’impresa” ha scritto l’Agenzia delle Entrate. “Ma non anche nei confronti dei dipendenti che hanno prestato la loro attività lavorativa in modalità di lavoro agile (smart working) o siano stati assenti per qualsiasi altro motivo (ad esempio, ferie, malattia, permessi retribuiti o non retribuiti, congedi, ecc.).”