Ci auguriamo che il premier Mario Draghi “continui a lungo nella sua attuale esperienza”. E’ il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a schierare così viale dell’Astronomia in difesa dell’esecutivo guidato da Draghi. ” Serve un’Europa più coesa nelle sue regole finanziarie, più unita nella sua politica estera, più forte e più integrata nella politica di difesa. Ecco perché noi imprese non esitiamo a dire che ci riconosciamo nell’esperienza e nell’operato del Governo guidato dal Presidente Draghi”, ha sottolineato Bonomi aggiungendo: “Senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative, o con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”.
“Ogni tanto, la storia delle istituzioni italiane ci ha riservato un terzo tipo di uomini. Gli uomini della necessità – ha detto ancora il presidente di Confindustria nel suo omaggio al premier accolto da una standing ovation – Personalità che avvertono il dovere di rispondere ai problemi della comunità italiana, prima che l’ambizione di restare a qualunque costo al suo timone. Ecco, Mario Draghi è uno di questi uomini, uomini della necessità”.
“Ogni atto di queste azioni, in pochi mesi, ha trasmesso al Paese, ai mercati e al mondo, una nuova fiducia verso la credibilità dell’Italia. Noi imprese ci siamo trovate a condividere questo operato. E quando i partiti hanno iniziato a manifestare le prime intemperanze, verso una formula che li obbliga ad anteporre lo spirito di convergenza nazionale alle rispettive bandierine, come sulla riforma della giustizia, il Presidente Draghi ha messo in campo una rapida risposta sul metodo che ha portato in Parlamento a superare quel precedente “fine pena mai”, ha proseguito Bonomi.
E ancora: “La mano decisa con cui il Presidente Draghi e il suo Governo hanno mutato energicamente su finalità e governance le prime 80 pagine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il modo in cui il Governo sta scrivendo le riforme fondamentali, pilastri del Piano, introducendo obiettivi prima inesistenti, come produttività e concorrenza, hanno rapidamente ed efficacemente risposto alle aspettative delle imprese. La mano ferma con cui è stata ridefinita e accelerata la campagna vaccinale ci ha, in pochi mesi, condotto a una percentuale di vaccinati sulla popolazione che nei primi mesi dell’anno appariva fuori portata”.
La stessa mano ferma, ha continuato, “con cui il Governo ha assunto una settimana fa, la decisione dell’obbligo di introdurre il Green pass per tutto il lavoro pubblico e privato. Una decisione che noi, condividiamo integralmente: finalmente ha prevalso la sicurezza dei luoghi di lavoro e la continuità delle nostre produzioni. Ogni atto di queste azioni, in pochi mesi, ha trasmesso al Paese, ai mercati e al mondo, una nuova fiducia verso la credibilità dell’Italia. Noi imprese ci siamo trovate a condividere questo operato”.