Home CRONACA CRONACA ITALIA Bologna choc, per evitare un cervo scuolabus si ribalta

Bologna choc, per evitare un cervo scuolabus si ribalta

Attimi di terrore oggi a Badolo, una frazioncina di Pianoro, nel bolognese dove, l’autista di uno scolabus dell’asilo privato ‘Scuola del Bosco’, con a bordo sette bambini di un’età compresa fra 4 e i 5 anni, ha visto materializzarsi improvvisamente al centro della carreggiata un cervo. La donna al volante d’istinto ha sterzato per evitare l’impatto col grosso animale, ma il pulmino ha iniziato a sbandare paurosamente, per poi sdraiarsi su un fianco e ribaltarsi. Inutile stare a spiegare il terrore che ne è seguito. Immediati i soccorsi, anche da parte dei residenti vicini e degli automobilisti di passaggio. In pochi minuti sul luogo dell’incidente, insieme ai sanitari, sono giunti sia i Carabinieri della sezione radiomobile di San Lazzaro e di Pianoro, che i Vigili del fuoco.
Fortunatamente (grazie alla tenuta delle cinture di sicurezza), nessuno dei piccolini ha riportato traumi o ferite serie, paura a parte. Ad ogni modo gli scolaretti sono stai portati al pronto soccorso, divisi tra quello dell’ospedale Sant’Orsola, dell’ospedale Maggiore, per ulteriori accertamenti.

Il famoso test automobilistico ‘prova dell’alce’

Un incidente non frequente con un cervo, ma sicuramente ‘classico’ nelle strade statali, dove cinghiali, cani, volpi, cavalli e a volte anche mucche, purtroppo capitano spesso.
Una curiosità, un tempo per affidare l’affidabilità di un’auto, veniva condotto proprio nei paesi del nord Europa proprio il famoso ‘test dell’alce’, dove il collaudatore dell’auto in promozione si cimentava con l’improvviso ‘scarto’ (o brusca sterzata), rappresentata appunto dall’improvvisa presenza di un alce sulla carreggiata. In questo senso fu famosa la figuraccia rimediata dall’allora innovativa Classe A della Mercedes, che finì per capottare rovinosamente. Questo però contribuì ad una ‘messa a punto’ che fece della stabilità dell’auto un punto di forza, come poi dimostrato dall’enorme mole di vendite seguite. Dunque, per determinati veicoli – specie se destinati al trasporto di più persone – perché non predisporre tale prova?
Max