Un evento che ha visto la presenza degli amici di Dalla e dellAssessore alla Cultura della città di Bologna, Davide Conti. Uniniziativa organizzata in un momento particolare per la città. Le polemiche nei confronti degli eredi di Lucio non sono andate a ridursi. Persone che per la stragrande maggioranza dei bolognesi hanno dimenticato quale risorsa è il cantante per il capoluogo. Famigliari che hanno in mano un grande patrimonio, quale la casa di Dalla, ma che non la mettono a disposizione del pubblico. Un appartamento che potrebbe diventare un museo ma che per ora non è aperta ai fans.
Nonostante tutto è stata inaugurata una nuova statua in Piazza dei celestini. Un piccolo monumento che lha fatta da protagonista durante lultimo expo di Milano nel padiglione di Vittorio Sgarbi. Unopera realizzata da Carmine Susinni che vede un Lucio Dalla sereno e seduto su una panchina intento a guardare chiunque voglia fotografarsi con lui. Ho creato questa statua con lidea di far interagire i fans con il cantautore, ha detto lartista nel suo intervento durante linaugurazione. Insomma una panchina per il musicista bolognese che manca tanto alla sua città. Una statua per quelluomo che non faticava a fare un cenno della mano se solo uno sguardo estraneo di ammirazione giungeva ai suoi occhi, ci raccontano i cittadini presenti allevento. Una persona che con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Una città che non vuole dimenticare il suo lavoro, la sua musica e il suo amore per Bologna. Continuano a suonare per le vie le sue canzoni. Accordi che allietano le giornate dei turisti e dei cittadini concentrati nella loro routine. Grande è il ricordo dellamico Padre Boschi che intervenendo alliniziativa ha ricordato che per i bolognesi ogni giorno è il 4 marzo. Ricordo che un giorno discutemmo del testo della canzone 4 marzo 1943. racconta il sacerdote ai presenti Spinsi per far rimuovere dalla canzone le due parole che ritenevo poco consone, puttane e bestemmia. Vinsi io! Ma lui si vendicò con Lanno che verrà. In questa infatti racconta che in futuro anche i preti si sposeranno. Duro è stato invece il ricordo dellamico Andrea Mingardi. Il cantautore italiano ha sottolineato come la città in passato ha fatto poco per tutte quelle personalità emerse dalla città, finché sono in vita. Lucio Dalla manca a tutti noi. racconta Mingardi Abbiamo nostalgia della sua musica ma soprattutto delluomo, della persona che era unica e inimitabile.
Una statua che arricchirà il ricordo del cantautore e che rimarrà in piazza dei celestini fino al 30 di marzo per poi essere spostata in unaltra area della città. Un monumento per un bolognese doc che a modo suo ha rubato lamore in Piazza Grande.
Davide Di Carlo