“La gelateria Fassi, dal 1880 è una delle gelaterie più rinomate di Roma e d’italia. Ha visto due guerre mondiali, ma probabilmente non aveva mai visto, in oltre 120 anni di storia, una bolletta da 18.000 euro. È successo ora e quello che è accaduto è una follia da fermare subito, un giorno dopo il voto del 25 settembre“.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Lazio della della Lega, Daniele Giannini, commentando lo sfogo, affidato ai social network e poi diffuso dalla stampa, da parte del titolare della nota bottega del centro di Roma e vice presidente della Fipe, Andrea Fassi: “Bollette del genere, improvvisamente così alte – prosegue – non rappresentano più solo un foglio di carta, ma diventano un ‘insulto’, una vera e propria ‘violenza’ ad aziende che lavorano onestamente e danno lavoro a decine di persone. Per ripagarla ora i titolari dovranno vendere 9mila coppette di gelato. Non una settimana, non un mese, ma 24 ore dopo il voto – spiega ancora il consigliere – questa emergenza andrà affrontata con effetto immediato dal nuovo governo. Tutta la nostra solidarietà va a Fassi e a tutti gli imprenditori che ogni giorno, di questi tempi, alzano la serranda sapendo di andare incontro a un vero e proprio stillicidio. È nostro dovere tutelare e soprattutto sostenere le piccole e medie imprese italiane, colonne portanti dell’economia italiana.
Ecco perché – conclude Giannini – sono passato oggi a portare la mia solidarietà e, nel mio piccolo, anche il mio contributo a questa storica gelateria della Capitale“.
Max