Bollette luce, +59% da ottobre: per famiglie +1.300 euro. Meloni: “Subito risposta Ue”

(Adnkronos) –
Stangata in arrivo per gli italiani che vedranno aumentare di quasi il 60% la bolletta della luce. Un aumento che tuttavia è stato contenuto rispetto all’atteso, grazie a un intervento eccezionale dell’Arera per il quarto trimestre del 2022. Intervento che si somma a quelli del governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela, rende noto l’Autorità in una nota. 

Meloni
 

“Di fronte alla sfida epocale della crisi energetica serve una risposta immediata a livello europeo a tutela di imprese e famiglie”, ha affermato in una nota la presidente di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni. aggiungendo: “Nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario. Per questo l’auspicio è che nel Consiglio Europeo sull’energia di domani (oggi ndr), prevalga l’interesse comune e non quello particolare di qualche Stato membro”.  

Secondo un’analisi di Facile.it una famiglia tipo, con un contratto di fornitura nel mercato tutelato, dovrà mettere a budget per il 2022 circa 1.320 euro per la sola bolletta elettrica, il 109% in più rispetto al 2021. Una cifra mai così alta, a cui si aggiunge la bolletta del gas, per la quale, da gennaio ad oggi, gli italiani hanno speso quasi 1.345 euro e la prospettiva per gli ultimi tre mesi dell’anno è, se possibile, addirittura peggiore. 

Draghi
 

“La crisi energetica richiede da parte dell’Europa una risposta che permetta di ridurre i costi per famiglie e imprese, di limitare i guadagni eccezionali fatti da produttori e importatori, di evitare pericolose e ingiustificate distorsioni del mercato interno e di tenere ancora una volta unita l’Europa di fronte all’emergenza”, ha affermato il premier Mario Draghi alla vigilia della riunione fra i ministri dell’Energia europei nel Consiglio in programma oggi a Bruxelles. 

“Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali”, ha sottolineato aggiungendo: “Nei prossimi Consigli Europei dobbiamo mostrarci compatti, determinati, solidali – proprio come lo siamo stati nel sostenere l’Ucraina”. 

Arera
 

Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera, si legge nel comunicato, “limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio”. “I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, sottolinea l’Arera, “avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis”. 

L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, “ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati. Nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) infatti è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021”. 

In base a quanto previsto dal decreto ‘Aiuti Bis’, l’Arera anche per il IV trimestre è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole, sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti e confermando l’applicazione della componente negativa Ug2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, hanno comunque un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti. 

L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre in particolare indicando che verrà utilizzato, per le fatturazioni in acconto, il prezzo relativo al mese precedente. Tale meccanismo trova analoga applicazione anche per i mesi successivi. Sono poi stati introdotti specifici obblighi di trasparenza a carico dei venditori che, in caso di necessità di ricalcoli di prezzo rispetto a quanto precedentemente fatturato, dovranno non solo darne opportuna informazione in bolletta (come previsto dalle regole della Bolletta 2.0), ma anche creare un’apposita sezione sul proprio sito internet per spiegare, in maniera chiara e comprensibile, il motivo del ricalcolo e la modalità di determinazione dei prezzi. La fatturazione, se i sistemi del venditore lo consentono, potrà divenire anche mensile. 

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la crescita del +59% del prezzo finale della famiglia tipo (66,01 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte) è sostanzialmente legato all’abnorme aumento della voce energia Pe, +59,6%, appena contrastato dal limitato calo della voce di dispacciamento PD, -0,6%. Stabile la voce Ppe di perequazione. Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura). 

L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente (nell’ultimo trimestre l’anno scorrevole corrisponde con l’anno solare). In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente).  

“L’eccezionalità della situazione, con un conflitto che rende incerte le forniture e continua a spingere in alto i prezzi ha meritato un intervento altrettanto eccezionale – afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini commentando l’aumento dell’elettricità contenuto a +59% – anche considerando che il Parlamento e il Governo sono impegnati in una fase di transizione. Un raddoppio delle bollette avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità, mettendo ulteriormente in difficoltà le famiglie e il sistema energetico”.