“C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine e devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare”. È solo una parte dell’intervento di Andrea Bocelli nel corso del convegno “Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti’.
Un discorso, in cui il tenore ha affermato anche che “le cose non erano così come ci venivano raccontate”, che ha fatto insorgere il popolo del web. Dopo le diverse accuse che gli sono piovute addosso Andrea Bocelli, dal palco della Milanesiana, ha risposto così: “Evidentemente, succedono cose strane in questo paese”, ha dichiarato come riporta Adnkronos.
“Mi sono speso per aiutare chi era in difficoltà per il virus”
Ha spiegato poi Bocelli: “Ho fatto un intervento al Senato e in seguito a questo intervento, curiosamente, sono stato definito un negazionista – le parole riportate da Adnkronos – Che strano, mi sono speso fin dal primo giorno per aiutare chi era in difficoltà in ragione del virus. Con la fondazione che porta il mio nome abbiamo cercato di recuperare subito tutto quello che serviva, poi sono venuto qui nella città un po’ simbolo del contagio per fare una preghiera per tutti e anche per dimostrare che la paura è la sola cosa di cui bisogna avere paura. Deve essere su questo fatto che sono stato un po’ frainteso”.
Ancora: “Grazie a Dio, stasera lo dimostra, siamo tutti qui insieme, anche abbastanza vicini l’un l’altro. Ci sono stati episodi, ormai da più di un mese, che ci hanno rassicurato su questo piano: il Napoli dopo la vittoria della Coppa Italia ha fatto il diavolo a quattro e non è successo niente. Io sono un ottimista per natura e voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire”, ha concluso Bocelli.