“Basti pensare che una Car-T (Chimeric Antigen Receptor T cell therapies, nuove terapie personalizzate contro il cancro che agiscono sul sistema immunitario del paziente per renderlo in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali, ndr) si produce singolarmente per ogni paziente modificando le sue cellule, rispetto al classico farmaco di sintesi chimica è una rivoluzione epocale, è cambiato il paradigma per tutti gli attori coinvolti nel percorso di cura”. Così Luigi Boano, vicepresidente di Assobiotec-Federchimica, è intervenuto durante il il webinar “Terapie avanzate in Italia: l’oggi e il domani”, organizzato dall’Istituto superiore di sanità e Assobiotec-Federchimica con l’obiettivo di migliorare gli interventi in tutte le fasi delle terapie avanzate.
“Per migliorare l’accesso alle terapie avanzate c’è ancora tanto lavoro da fare – ha argomentato Boano – tra i problemi rilevo quello della disomogeneità sul territorio nazionale dei centri specializzati nei trattamenti con terapie avanzate, c’è una sostanziale differenza tra le zone del Paese e una consistente migrazione sanitaria per ottenere le cure”.