Short Run con il nuovo Maxiscooter BMW C600 Sport dopo le modifiche introdotte dalla casa che ne avevano rimandato il lancio sul mercato
Dopo la presentazione ufficiale (avvenuta lo scorso marzo) dei due nuovi modelli di maxiscooter, il C600 Sport e il C650 GT, la Casa di Monaco di Baviera aveva sospeso momentaneamente la produzione dei due veicoli per apportare alcune modifiche tecniche in corso dopera.
I concessionari stessi non sapevano con certezza quando sarebbero stati disponibili di nuovo i mezzi.
Ma la BMW ha lavorato sodo, e per fortuna i tempi si sono notevolmente accorciati (si parlava addirittura di settembre).
Una mail da Pierluigi Gasparino, responsabile vendite di
Bmw Motorrad Bologna, che la redazione di italiasera ringrazia per la preziosa collaborazione), ci invitava a provare di nuovo il C600 Sport allultimo release. Una breve telefonata e concordiamo il test per il pomeriggio con il nostro corrispondente della zona Sauro Sabattini.
E qui lasciamo la parola al nostro tester.
Su strada
Arrivo dal concessionario in anticipo di qualche minuto, ma trovo Pierluigi con lo scooter già pronto per la prova.
Salto in sella e parto immediatamente. Per analizzare le finiture cè tempo dopo!
Non si sa esattamente cosa abbiano modificato gli ingegneri, ma sta di fatto che il funzionamento della trasmissione mi è parso più fluido sin da subito.
La frizione stacca in modo precisissimo e senza alcun sussulto, anche pelando volutamente il gas (come spesso accade di dover fare nella guida in città).
Il motore è bello pimpante. Offre un tiro costante e regolare, ma non brusco. La Casa ha volutamente tarato la trasmissione in modo piuttosto conservativo per evitare di mettere in crisi gli utenti meno smaliziati. Nonostante ciò si sente che di birra ce nè parecchia, soprattutto passati gli 80 allora.
Il regime di cambiata durante le fasi di accelerazione da fermo, oppure nelle riprese da bassa velocità, si assesta sui 5000-5500 giri, ma a mio avviso il carattere del motore cambierebbe (e di parecchio) se il regime venisse spostato di 500-1000 giri più in alto.
Se si vuol proprio trovare un difettuccio a questo motore, si può dire che è piuttosto rumoroso al minimo e sotto sforzo, mentre nella marcia a velocità costante risulta abbastanza silenzioso.
Sul modello in prova ho trovato installato un bellissimo scarico Akrapovic (optional). Il sound emesso risulta corposo ed appagante, e soprattutto non fastidioso.
A mio avviso è una spesa in più da fare in ogni caso
.
La posizione di guida risulta davvero corretta (gli studi ergonomici in BMW non sono fatti a caso), anche se potrei obiettare che la zona della sella dove si distendono le gambe è un pochettino troppo larga, ed i piloti alti meno di un metro e 75 (oppure di gamba corta) potrebbero faticare a poggiare i piedi a terra. Nulla di trascendentale sintende, ma mi è parso giusto segnalarlo.
A parte questo aspetto, tutto il resto è a portata di mano, leve e blocchetti elettrici compresi, e linclinazione del manubrio consente al busto di mantenere una giusta postura.
Anche le gambe non sono per nulla costrette. Anzi, è possibile distenderle abbastanza per assumere una posizione più rilassata nella marcia ad alta velocità.
Gli specchietti sono di buona fattura e ben posizionati sulla carena.
Offrono una visuale stabile e completa, e non soffrono di alcuna vibrazione anche ale alte velocità.
Una nota dolente viene dalla strumentazione. Anche se al primo impatto appare sportiva e accattivante, analizzandola a fondo si scopre che manca del termometro del liquido refrigerante (una inspiegabile mancanza oramai diffusa anche nelle auto di lusso), e soprattutto ha un contagiri a barre minuscolo, quasi lillipuzziano, di fatto non utilizzabile in quanto poco leggibile.
Per il resto però questo mezzo è una bomba!
Offre una maneggevolezza esaltante, una frenata calibrata al punto giusto (perfettamente adatta ad un utilizzo a 360°) e sospensioni ben tarate, che non fanno soffrire nelle buche cittadine o sul pavè ma che nel contempo regalano unottima tenuta di strada, coadiuvata da ruote di diametro generoso (15 pollici entrambe).
Merito di unottima ciclistica, davvero a punto in ogni particolare.
La forcella è una upside-down con steli da 40mm di diametro e doppia piastra, il mono posteriore idraulico è posizionato orizzontalmente per aumentare lescursione del forcellone monobraccio, sul quale è montata a sbalzo la ruota posteriore (soluzione spesso adottata da prestigiose moto sportive).
Il telaio è misto acciaio/alluminio e le quote ciclistiche sono azzeccate.
La guida difatti risulta facile e intuitiva come non mai.
E soprattutto sicura, perché si può sempre contare su un poderoso impianto frenante a tre dischi (tutti da 270mm di diametro con pinze a doppio pistoncino) con lassistenza di un evoluto impianto ABS di serie. Siamo molto vicini alle qualità dinamiche di una moto!
L’analisi statica
Dopo aver impegnato lo scooter in molteplici situazioni per oltre un’oretta sugli stradoni intorno a Bologna, sono ritornato dal concessionario per analizzare un po più a fondo lo scooter.
Devo subito dire che da fermo mi è piaciuto tanto quanto durante lanalisi dinamica.
La linea è moderna e non troppo appariscente. Le finiture (gli accoppiamenti delle plastiche, i montaggi, le parti a vista) mi sono parse di miglior qualità rispetto a quelle rilevate sui modelli preserie che avevo visto a marzo e precedentemente alla EICMA 2011.
Sulle pedane nel retroscudo sono presenti delle modanature in alluminio che accentuano la sportività del modello, senza però cadere nel pacchiano. Ben fatto anche il supporto posteriore per targa e frecce.
Molto utili, di tipo motociclistico, le pedanine ripiegabili del passeggero.
Il bocchettone del serbatoio è sotto ad uno sportellino posto sulla punta del sellone. In teoria è possibile fare rifornimento restando in sella, ma il benzinaio dovrebbe fare il contorsionista, per cui è meglio evitare e scendere dal mezzo come fanno tutti.
Ci sono due vere chicche da menzionare. Abbassando la stampella laterale si innesta automaticamente il freno a mano. Una bella comodità nei parcheggi in pendenza!
Il vano sottosella è furbo, nel senso che ha un reparto estensibile (che si apre solo a veicolo fermo) nel quale è possibile riporre un secondo casco. La volumetria standard del vano sottosella non è male (in marcia ci sta la valigetta del computer oppure un casco), e questo surplus di spazio durante le soste è da considerarsi una vera manna, soprattutto se si carica un passeggero (con relativo casco).
Per rimanere in tema passeggero, ho provato a salire come tale sullo scooter , e mi ci sono trovato piuttosto bene. La porzione di sella dedicata è ampia e comoda, non troppo rialzata rispetto a quella del pilota, e le maniglie laterali sono facilmente impugnabili.
Non ho potuto però testare la protezione aerodinamica come passeggero, ma posso dire che sotto questo aspetto il pilota è molto ben trattato (lo scudo protegge efficacemente le gambe, ed il parabrezza è regolabile in modo rapido tramite due apposite manopole poste ai lati del cruscotto).
Un ultima nota tecnica.
Il maxi BMW è pesantuccio sulla carta (circa 250kg), ma sinceramente questo peso non lo si avverte mai, sia in marcia, grazie alle ottime doti dinamiche, che da fermo!
Si, anche da fermo, in quanto lavanzato progetto della trasmissione ha fatto si che lo scooter sia moltoscorrevole (a motore spento lo si spinge con una forza ridottissima).
Anche issarlo sul cavalletto centrale non richiede uno sforzo esagerato. Anzi
.
Ammetto che il mezzo mi è piaciuto molto, nel suo complesso, soprattutto rispetto al precedente step.
Le modifiche apportate dalla Casa hanno lasciato il segno!
Sauro Sabattini