Purtroppo, quando si è consci che all’orizzonte si profila quanto di peggio, il tempo sembra volare, quasi spingendoci fisicamente verso ‘l’inevitabile’. E sebbene manchino ancora due mesi, per oltre un milione di famiglie italiane, l’incubo licenziamento – e la conseguenza caduta nell’indigenza – è una roba che ferma il cuore.
Blocco dei licenziamenti: con oltre un milione di famiglia sul lastrico altro che ‘tensioni’
E sì perché al momento, il ‘famoso’ blocco dei licenziamenti è ancora in vigore, lo sarà fino al prossimo 30 giugno. Dopo, nemmeno osiamo pensare incontro a chissà quale dramma sociale potrebbe avviarsi il Paese.
Poi specie in questi giorni di continue proteste e cortei, ci mancherebbe anche la massiccia partecipazione di centinaia di padri di famiglia alla fame, e dunque ‘abbastanza nervosi’, per far precipitare le cose.
Ma è un’eventualità che in primis i sindacati (a qualcosa dovranno pur servire!), e poi il governo, vogliono evitare con abbondante anticipo.
Blocco dei licenziamenti, Orlando: “Dobbiamo individuare gli strumenti per tornare alla normalità”
Così oggi, rispetto a quella che si profila come l’ennesima proroga – le ‘soluzioni’ in Italia sono l’eccezione – il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ed i leader della ‘Triplice’ (Cgil, Cisl e Uil), hanno avuto un primo ‘confronto ricognitivo’. Il ministro avrebbe affermato che “Serve discutere gli scenari possibili piuttosto che rincorrerli. Il tema è come si affrontano le scadenze di luglio e di ottobre del blocco dei licenziamenti. Dobbiamo capire se ci sono strumenti che possiamo mettere in campo ed utilizzare per tornare alla normalità“. Certo, ha aggiunto Orlando, “il passaggio avrà un impatto traumatico che non vedrà una compensazione di assunti rispetto alle perdite prevedibili”, dunque per questo urge sin da ora ‘capire il da farsi’.
Blocco dei licenziamenti, Orlando: “Spero in un passo avanti sugli ammortizzatori sociali…”
Dal canto loro i sindacati, in linea con il loro Dna, sondano già da ora l’aspetto ‘previdenziale’ della questione. Ma Orlando frena: ”Vorrei sciogliere i nodi più urgenti prima di aprire una discussione su questo tema, non riusciamo a portare avanti tante cose insieme”. Intanto, rimarca, “spero in un passo avanti sugli ammortizzatori sociali, poi apriremo la discussione sulle politiche attive e contemporaneamente di concentriamo sulla gestione del passaggio della fine di giugno”.
Blocco dei licenziamenti, Bombardieri (Uil): “Proroga e cassa integrazione”
Al termine della videoconferenza col ministro, è stato Pierpaolo Bombardieri, della Uil, a dire la sua: “Abbiamo chiesto al ministro Orlando di prorogare il blocco dei licenziamenti, tenuto conto anche del fatto che, probabilmente, lo stato di emergenza sarà prolungato sino al 31 luglio. Su questo punto, abbiamo registrato una posizione contraria di Confindustria“. Inoltre, ha spiegato ancora il sindacalista, “Abbiamo poi chiesto al Ministro di valutare l’obbligatorietà per le aziende di utilizzare le 12 settimane di cassa integrazione a loro disposizione, prima di avviare qualsiasi procedura. Le posizioni tra le parti sono distanti: vedremo, il Governo cosa deciderà”.
Blocco licenziamenti, Landini (Cigl): “Proroga fino al 31 ottobre e intanto misure alternative”
Dal canto suo Maurizio Landini (Cigl), avrebbe proposto di estendere, unificandola a tutti i lavoratori, la proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino 31 ottobre, dando nel frattempo modo alle imprese, di poter poter alternare alla risoluzione dei rapporti di lavoro, strumenti come la cassa ordinaria, i contratti di espansione, e di solidarietà. Una trattativa che, puntualmente, rivela Landini, rispetto alla quale “abbiamo registrato alcune resistenze da parte di Confindustria e maggiori disponibilità da parte di Confapi”.
Blocco licenziamenti, Landini (Cigl): “Vaccinare e non licenziare è l’obiettivo da perseguire”
D’altra parte, osserva ancora il leader della Cigl, “Oggi ci sono due date per lo sblocco dei licenziamenti: il 30 giugno, per l’industria e le costruzioni e il 31 ottobre per tutti gli altri settori. Insieme a Cisl e Uil abbiamo ribadito, alla luce di una situazione economica e pandemica ancora incerta, la necessità che il Governo si impegni a prorogare per tutti il blocco dei licenziamenti fino alla fine di ottobre. Non si può pensare che la preoccupazione oggi sia come licenziare, anziché come rilanciare e garantire l’occupazione dentro una fase inedita e accelerare il piano di vaccinazioni”. Dunque, ha poi concluso Landini, “Vaccinare e non licenziare è l’obiettivo da perseguire”.
Max