Sale a quattro il numero delle vittime che ha provocato il vaccino anti-influenzale Flaud, un uomo ottantenne di Prato è deceduto in seguito all’assunzione del vaccino anti-influenzale, il vaccino in questione apparterrebbe ai due lotti posti sotto sequestro.
L’Aifa agenzia del farmaco italiana ha vietato a scopo precauzionale due lotti del vaccino anti-influenzale dopo i quattro casi di decesso per l’assunzione dello stesso farmaco. I due lotti di vaccino non sarebbero in vendita nelle farmacie ma li si troverebbero solo negli ospedali nei consultori e presso i medici di famiglia.
L’agenzia dopo il clamore suscitato ha diffuso un comunicato per ribadire l’importanza del vaccino “i vaccini sono una risorsa preziosa per la prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti”. Il presidente dell’agenzia Sergio Pecorelli ha ribadito che “ogni anno muoiono per l’influenza di stagione 8.000 persone, bisogna evitare che crolli il numero di persone che si vaccinano, dobbiamo evitare che crolli il numero di persone che si vaccinano” ha continuato Pecorelli.
Non si è fatto attendere anche il comunicato della casa farmaceutica che ha dichiarato ” c’è piena fiducia nella sicurezza ed efficacia dei propri vaccini anti-influenzali e si è immediatamente adoperata in una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati” il vaccino ribadisce Novartis, ” è utilizzato dal 1997 e il suo profilo di sicurezza è stato dimostrato da oltre 65 milioni di dosi distribuite con successo in tutto il mondo”.
Dopo aver appreso tale comunicato tutte le regioni italiane hanno avviato i controlli per controllare se fra i lotti delle asl ci sia presente uno dei due lotti in questione. Una delle prime regione ha escludere la presenza di questi lotti è la regione Veneto, la Liguria ha sospeso tutte le somministrazioni di vaccino, stessa misura adottata anche dal Molise.
E’ intervenuto anche il segretario nazionale della federazione dei medici di famiglia Giacomo Milillo che ha dichiarato “Bisogna verificare il nesso di casualità ma di sicuro questo fatto amplificherà il pregiudizio sui vaccini, in una campagna di vaccinazione anti-influenzale che fino ad oggi stava andando abbastanza bene”.