Black out Venezuela 80 bambini morti in ospedale. E sotto shock il Venezuela dopo che “80 bambini sono morti in ospedale per il black out”. Una notizia sconvolgente quella che arriva dal Venezuela dopo che si è appreso che il blackout che continua a lasciare al buio completo 16 stati del Venezuela ha causato un numero così così elevato di vittime, oltre ad un crollo economico. La totale assenza di elettricità in Venezuale è costato finora al settore privato 400 milioni di dollari. Ma soprattutto, ottanta bimbi sono morti nel reparto neonatale di un ospedale paralizzato dal blackout che ha stordito tutto il Venezuela e la notizia shock ha fatto il giro del mondo. Da Caracas il governo Maduro annuncia la decisione di chiudere scuole e uffici e il leader dell’opposizione Juan Guaidò chiede lo stato emergenza in un paese ormai a pezzi.
80 bambini morti in ospedale per il black out: è il prezzo buio completo nei 16 stati del Venezuela mentre altri sei hanno solo parzialmente l’energia elettrica. A quasi 72 ore dal più grande blackout della storia, il Venezuela è a pezzi, interamente bloccato, privo di trasporti funzionanti e di provviste. Ma il ero dramma arriva dagli ospedali: i macchinari salvavita sono fuori uso. E il dramma del dramma tocca i bambini. “Secondo alcune informazioni almeno 80 sono i morti nel reparto neonatale dell’ospedale universitario di Maracaibo, Zulia, da quando è iniziato il blackout giovedì”: la notizia ruzzola su twitter riprendendo news della tv venezuelana VPItv.
Guaidò ha chiesto al Parlamento di dichiarare lo Stato di emergenza nazionale e ha fornito una serie di dati per fotografare la drammatica situazione nel paese: il caos pare però preoccupare Maduro più di tanti, visti i tweet rassicuranti, pur correndo ai ripari. Maduro, postando un video che lo riprende tranquillo e sicuro di sé mentre dà indicazioni ai governatori e li invita a mantenere la calma. “Continuiamo a lavorare per recuperare il sistema elettrico nazionale”, scrive, assicurando che “la macabra strategia di portarci ad uno scontro fallirà. Vinceremo”.