Gelo per tutti i fan che aspettano la sesta stagione: Black Mirror potrebbe davvero non farsi. “Il mondo è già troppo triste”, ha lasciato intendere chi, a tutti gli effetti, ha tutte le ragioni e gli argomenti per poter parlare della serie Netflix che ha stregato migliaia di fan ovunque.
Stiamo parlando del produttore Charlie Brooker che ha allontanato la possibilità, ad oggi, di un continuo per la serie della piattaforma in streaming. La ragione? il Coronavirus. E non tanto, o non solo almeno, per via delle interruzioni che il covid 19 ha imposto alle produzioni, ma per via del tema.
Il clima apocalittico e teso della serie non si sposerebbe con la stretta attualità da pandemia. Almeno a detta di chi la produce. Ma sarà davvero così?
La produzione della serie televisiva ha lasciato intendere: “Ora non c’è nessuna voglia di raccontare società che vanno in pezzi”.
La produzione di Black Mirror dunque fa sapere che la sesta stagione rimarrà in una fase di stand by, almeno per il momento. In questo contesto “non c’è nessuna voglia di raccontare società che vanno in pezzi”, ha ammesso il produttore Charlie Brooker.
Come riporta il Daily Mail, Brooker ha dichiarato: “Al momento non so che stomaco uno dovrebbe avere per scrivere storie sulla società che cade a pezzi, per cui non ci sto lavorando su episodi di Black Mirror”.
Per poi aggiungere: “Sono orientato verso la possibilità di rivisitare il mio talento comico, quindi sto scrivendo degli script con l’obiettivo di far ridere prima di tutto me stesso”, ha sostenuto il produttore.
Black Mirror, infatti è una serie che si inscena in uno scenario distopico in cui l’avanzare delle nuove tecnologie produce assuefazione ed effetti collaterali destabilizzando la società e i sentimenti umani in un clima quasi apocalittico.