Oramai ci siamo, i Black Friday e il Cyber Monday stanno per arrivare. Il 23 novembre è la data ufficiale del Black Friday che proseguirà il 26 con il lunedì delle offerte. Per gli italiani si prospettano due giornate di shopping sfrenato, quelle de Black Friday e Cyber Monday, che riguarderà specialmente le-commerce. Ma proprio per via della sua sempre maggiore celebrità, questi due eventi dedicati allo shooping fanno da calamita anche ai diversi acquirenti che non sono assidi frequentatori del web. Per questo le associazioni Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia hanno stilato una serie di indicazioni per non incorrere in acquisti sbagliati e sprecare denaro inutilmente. Il consiglio più semplice, ma che deve rappresentare sempre un monito è: diffidare dei prezzi troppo economici. Solitamente smartphone di ultima generazione vengono offerti a cifre bassissime (anche 200-300 euro). In questi casi il rischio di rimanere truffati è alto: nel migliore delle ipotesi potrebbe trattarsi di un telefono usato e ricondizionato. Nei peggiori, invece, di un telefono che non il corriere non vi porterà mai. I rischi frequenti si incappano se si esce delle grandi piattaforme come Amazon, eBay o Zalando per labbigliamento. Chi acquista sui siti di singole ditte, magari poco noto, deve acccertarsi che queste posseggano i propri recapiti visibili sul sito: indirizzo geografico e i contatti di telefono ed email. È un obbligo di legge. Bisogna guardare specialmente il dominio del link, perché il .it non garantisce in alcun modo che il negozio sia situato in Italia, potrebbe comunque inviare prodotti da unaltra parte del globo, oltre al fatto che ai venditori fuori dallEurozona, sottolinea Adiconsum, “potrebbe non applicarsi la normativa europea a tutela del consumatore”. Cè un metodo per comprendere se il sito dove compriamo rispetta alcuni standard di qualità sulla tutela della privacy, oltre che fornire servizi come consegne rapide, resi e rimborsi semplici: il marchio di fiducia, o certificato di qualità. Si tratta di “premi” che vengono dati da terze parti (NetComm e Trusted Shops sono tra i principali) in base a parametri evidenziati in maniera netta. Se però vi è qualche perplessità si può verificare con lente che lo ha assegnato se il certificato è autentico o meno.