“Non spetta a me come presidente della Commissione decidere sulla calendarizzazione in aula del Ddl. Da questo momento, come da regolamento il provvedimento esce dalle competenze della Commissione sanità ed entra in quelle regolamentari della Conferenza dei Capigruppo. Le mie dimissioni da relatrice, non da presidente della Commissione, ribadiscono ulteriormente l’importanza di approvare la legge sulle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), normativa rilevante e attesa. Ringrazio la Commissione per il lavoro approfondito e, tuttavia, i tempi non consentono di proseguire in Commissione. Ringrazio il presidente del Senato Grasso per la lettera in cui ha reso noto il suo avviso sull’applicabilità a determinate condizioni della ’regola del canguro’”. Con una mossa a sorpresa, e come vdremo ’proficua’, stamane la presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, e senatrice del Pd, Emilia Grazia De Biasi, si è dimessa da relatrice della legge ’sulle disposizioni anticipate di trattamento’, meglio conosciute come il biotestamento. Affermando “non ritengo ci siano le condizioni per proseguire”, la relatrice ha così di fatto aggirato lo stagnante ostruzionismo in Commissione: la legge è ormai ferma da 5 mesi dopo l’ok della Camera lo scorso aprile. Dunque, ’come per magia’, per effetto delle dimissioni della senatrice, il ddl sarà automaticamente ’alleggerito’ dagli oltre 3000 emendamenti (ben 1500 dei quali ad pera della Lega), arrivando così ora direttamente in aula.
M.