Trapianti di staminali ricavate dal proprio grasso o midollo e plasma ricco di piastrine per stimolare la guarigione e riparare le lesioni a ossa e cartilagini provocate da infortuni o malattie, come lartrosi: sono gli strumenti della bio-ortopedia, ormai sempre più diffusa. Nellarco di 15 anni in Italia il numero di ortopedici che vi ricorrono è passato dal 5% al 30% circa. A tracciare il quadro è Alberto Gobbi, appena eletto come presidente della Società Mondiale della Cartilagine (International Cartilage Repair Society), primo italiano a ricoprire tale incarico.
“Queste tecniche non sono utili per accelerare la ripresa degli sportivi dopo gli infortuni, ma anche per rigenerare alcuni tessuti e ritardare levoluzione di processi degenerativi, come quello dellartrosi”, spiega Gobbi. E conclude: “Ci sono centri di riferimento che hanno fatto tanta sperimentazione e direi che in Italia ora le usano circa il 30% degli ortopedici”.