Sono andate avanti per tutta la notte le ricerche di Nicola Tanturli, il bimbo di nemmeno 2 anni scomparso la sera di lunedì 21 giugno da un casolare in località Molino di Campanara, nel comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), sull’appennino, al confine tra Toscana ed Emilia. Le ricerche, riprese questa mattina all’alba con un massiccio dispiegamento di circa 200 persone, hanno dato finora esito negativo.
“Purtroppo non ci sono novità. Ancora il bimbo non lo abbiamo trovato”, ha detto all’Adnkronos il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Philip Gian Piero Moschetti. “Per tutta la notte hanno operato squadre speciali di vigili del fuoco con il supporto dell’Aeronautica Militare e questa mattina – ha aggiunto il sindaco – sono ripartite le squadre con le unità cinofile e i cani molecolari, i vigili del fuoco, i carabinieri, il soccorso alpino, la protezione civile e tanti volontari”. Sono impiegati nelle ricerche anche droni a raggi infrarossi.
Quanto all’ipotesi su come il piccolo Nicola, 21 mesi, possa essersi allontanato dal letto di casa, dove era stato messo a riposare dai genitori, intorno alle 19 di lunedì sera, il sindaco si limita ad osservare: “Per ora sappiamo solo che il bimbo è sparito”. E sulle ipotesi che possa essere stato attaccato da qualche animale presente nei boschi che circondano il casolare, un lupo o un tasso, Moschetti commenta: “Certo, gli animali potrebbero averlo attaccato. Ma questa è una delle varie ipotesi che si possono formulare, non una certezza al momento”.
“Il Comune di Palazzuolo sul Senio insieme ai vigili del fuoco e alla Prefettura sta coordinando i soccorsi, che si sono attivati immediatamente ricevuta la segnalazione della scomparsa del bambino – ha detto Moschetti – L’area dove si stanno concentrando le ricerche è estesa e impervia con boschi e fitta vegetazione. Stiamo setacciando l’area, le ricerche continuano, con tutte le forze e i mezzi a disposizione. Un’intera comunità lo sta cercando”.
I genitori di Nicola, Leonardo e Pina, hanno denunciato la scomparsa del figlio alle ore 9 di martedì 22 giugno e subito sono scattate le ricerche. La coppia, che ha un altro figlio di 4 anni, vive in una casa colonica raggiungibile solo una tortuosa strada sterrata, a 800 metri di altezza. Leonardo e la moglie allevano api e capre.