Nuovi aumenti imposti dal bilancio targato Marino. E saranno soprattutto le fasce più deboli e i ceti medi, ormai sull’orlo della povertà, a fare le spese della manovra approvata stanotte dallAssemblea capitolina”. Così, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri. “Dai trasporti scolastici alle rette dei nidi, ai biglietti dei musei, alla sosta delle auto nelle strisce blu, ai servizi cimiteriali: è pesantissima – aggiungono – la scure che si sta abbattendo sui romani. E pesantissimi saranno i sacrifici che dovranno sopportare, al solito, i lavoratori, le famiglie, i giovani, i pensionati, gli anziani mentre i servizi caleranno di quantità e qualità inesorabilmente per tutti. Tranne per chi potrà permettersi il lusso di pagare o di rivolgersi al privato. Un lusso per pochi. Per la stragrande maggioranza dei romani la qualità della vita subirà un ulteriore peggioramento, visto che il cosiddetto risanamento operato da questa giunta è stato compiuto sulle loro tasche”. “Questo bilancio – aggiungono – in alcun modo sosterrà la ripresa economica della città perché, aumentando le tasse e il costo dei servizi, deprimerà ancor di più i consumi interni già provati dalla crisi economica. Gli interventi in extremis del maxi-emendamento sul sociale e sulle manutenzioni, seppur apprezzabili, sono largamente insufficienti. Per questo, come ribadito qualche giorno fa nel corso della nostra manifestazione, – concludono – continuiamo a chiedere di cambiare il segno alla manovra ma soprattutto al piano di risanamento, nonché un patto per il futuro di Roma incentrato sull’equità e sullo sviluppo e capace di affrontare il tema del fisco, del sociale, degli investimenti e dei servizi.