Sono passati esattamente sei mesi dalle “elezioni presidenziali fraudolente” in Bielorussia. “I bielorussi combattono per la loro libertà e il loro diritto ad avere elezioni libere”. Così Sviatlana Tsikhanouskaya, leader dell’opposizione bielorussa, oggi, martedì 9 febbraio, in commissione Esteri della Camera dei deputati italiana. “Più di 32mila persone sono state arrestate – ha detto Tsikhanouskaya – più di mille procedimenti giudiziari penali sono stati avviati, 228 persone sono state riconosciute come prigionieri politici, e molte altre ne seguiranno”.
“I bielorussi ad agosto hanno votato contro quella dittatura che li aveva abbandonati durante la pandemia. Lukashenko ha perso le elezioni, ma ha mantenuto il potere con la forza bruta, terrorizzando il popolo bielorusso”, ha proseguito in commissione.
“La crisi in Bielorussia – ha detto – è una sfida per tutti in Europa, ma è anche un’opportunità per gli europei, inclusi gli italiani, di dimostrare che tengono moltissimo ai principi di libertà e Stato di diritto. Chiediamo all’Italia di essere ferma e di agire concretamente per aiutare i bielorussi nella loro lotta per la democrazia. L’Italia dovrebbe riconoscere Lukashenko come illegittimo e riconoscere le sue pratiche come disumane e illegali. L’Italia dovrebbe chiedere fortemente il rilascio dei prigionieri politici e dovrebbe attuare le sanzioni contro i cosiddetti ‘portafogli’ di Lukashenko. L’Italia può partecipare all’indagine internazionale sui crimini contro l’umanità compiuti dal regime”.
Tanti gli appelli a Roma affinché “agisca con forza”. “L’Italia – ha spiegato la politica – dovrebbe utilizzare la propria influenza all’interno dell’Osce, dell’Onu e dell’Ue per chiedere una mediazione della crisi e nuove elezioni in Bielorussia”. “Lukashenko e la sua macchina repressiva rovinano centinaia di vite”.
Concretamente la dissidente chiede di “congelare temporaneamente gli investimenti in Bielorussia”. “Dobbiamo dare qualcosa alla società civile, e a coloro che soffrono – ha chiosato Tsikhanouskaya – Potreste sviluppare a annunciare un piano di assistenza a lungo termine per il movimento democratico bielorusso. Nel momento in cui vorrete aiutarci, potrete dare aiuto tecnico ai medici, agli operai, agli studenti e a tutte le organizzazioni della società civile che si sono costituite dall’inizio della nostra rivoluzione. L’Italia può semplificare le procedure per i visti per le persone represse che vogliono fuggire”.
“Quando ci sono state le elezioni negli Stati Uniti, tutti abbiamo sperato che potesse vincere Joe Biden, perché abbiamo sentito i suoi chiari messaggi sulla Bielorussia e che ci avrebbe sostenuto nella lotta per la libertà”, ha detto la leader dell’opposizione bielorussa, rivolgendosi al neopresidente democratico. “Negli Stati Uniti hanno adottato una legge per la democrazia in Bielorussia, e noi siamo in costante contatto con l’Amministrazione Biden. Siamo in attesa di un’azione forte da parte degli Stati Uniti. Ho incontrato il futuro ambasciatore Usa in Bielorussia, abbiamo avuto un eccellente confronto, e mi hanno garantito che non smetteranno di aiutare il nostro popolo e di esercitare pressione sul regime”.