Sabato sera, 22 maggio, un Boeing 737 con rotta Atene-Vilnius è stato costretto a dirottare a Minsk per presunti motivi di sicurezza ma, una volta toccato il suolo della capitale bielorussa, le forze di sicurezza hanno arrestato Roman Protasevich, giornalista e attivista contro il regime del presidente Alexander Lukashenko. Insieme al dissidente sarebbe stata arrestata anche la sua ragazza, Sophia Sapega, 23 anni, studentessa del master di Scienze umanistiche all’Università europea di Vilnius.
L’aereo Ryanair, quasi al confine con la Lituania, era stato affiancato da un caccia bielorusso e scortato fino a Minsk con la scusa di un allarme bomba. In seguito sul velivolo non è stata trovata traccia di esplosivi. Protasevich, 26 anni, direttore e co-fondatore di Nexta, canale di informazione su Telegram, era fuggito dal Paese nel 2019 e aveva giocato un ruolo di primo piano nelle proteste iniziate dopo le elezioni del 9 agosto 2020, ritenute falsate dalla comunità internazionale. Un voto tramite cui Lukashenko, sostenuto da Vladimir Putin, era rimasto al potere. Il dissidente ora rischia fino a 15 anni di carcere.
Poco dopo aver appreso la notizia, la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha definito la vicenda “inaccettabile”. “Un evento senza precedenti”, ha detto invece Gitas Nauseda, presidente della Lituania. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha chiesto “spiegazioni immediate”, mentre Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha proposto un’inchiesta dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile. Josep Borrell, alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, ha chiesto “il rilascio immediato” di Protasevich e l’avvio di un’indagine internazionale.
“È di una gravità enorme quanto accaduto al volo civile diretto a Vilnius e dirottato a Minsk dall’aeronautica bielorussa per arrestare un passeggero, attivista dell’opposizione. L’Unione europea agisca con forza dinanzi a questa inconcepibile violazione, anzitutto attraverso la leva dell’inasprimento delle sanzioni nei confronti del governo bielorusso”, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico.
“È un atto scioccante e sfrontato”, ha detto Anthony Blinken, segretario di Stato americano, chiedendo l’apertura, sulla scia di Borrell, di un’indagine internazionale sulla vicenda.
Maria Zakharova, ministra degli Esteri Russa, ha definito “scioccante” che “l’Occidente consideri l’incidente nello spazio aereo bielorusso scioccante”, sostenendo che nella storia l’Occidente è stato colpevole di “rapimenti, atterraggi forzati e arresti illegali”. Più tardi è arrivata una precisazione di Mosca: “Non sosteniamo nessuno”.
Secondo quanto riportato dal dipartimento dell’aviazione del ministero dei Trasporti bielorusso, il volo, diretto a Vilnius da Atene, è stato fatto atterrare a Minsk dopo che all’aeroporto nazionale di Minsk sarebbe arrivata una mail di minaccia di Hamas. “Noi, i soldati di Hamas – rende noto l’Ansa il testo della mail – chiediamo che Israele cessi il fuoco a Gaza e chiediamo che l’Ue rinunci al suo sostegno a Israele. I partecipanti al forum economico di Delfi tornano a casa con il volo 4978. Una bomba è stata messa in questo aereo. Se non soddisfate le nostre richieste, esploderà sopra Vilnius”.
Nel vertice del Consiglio europeo, previsto per oggi e domani a Bruxelles, i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi discuteranno di “possibili sanzioni” dell’Unione europea contro la Bielorussia. Nel frattempo a Parigi – rende noto l’Agence France Presse – è stato convocato al ministero degli Esteri Igor Fisskeno, ambasciatore della Bielorussia in Francia.