(Adnkronos) – E’ arrivato a Kiev quando in Italia erano le 7 del mattino indossando un abito blu e al collo una cravatta blu e gialla, i colori della bandiera ucraina. “E’ bello essere di nuovo a Kiev”, sono state le prime parole pronunciate dal presidente Joe Biden salutato al suo arrivo dall’ambasciatrice Bridget Brink. La storica visita del presidente americano in occasione del primo anniversario dell’invasione russa è entrata nel vivo quando il corteo presidenziale, poco dopo le 7.30, è arrivato a Palazzo Mariinskij, dove è stato accolto all’ingresso da Volodymyr Zelensky e sua moglie, Olena Zelenska. Come riporta il pool della Casa Bianca al seguito del presidente, Zelensky indossava l’ormai iconica felpa nera con pantaloni verde scuro e stivali beige.
“Grazie per essere venuto”, ha detto Zelensky stringendo la mano a Biden. “Ancora più importante, come stanno i ragazzi?”, ha chiesto il presidente americano, aggiungendo: “È fantastico vederti”. Poi Zelenska ha chiesto come stava la first lady e Biden ha risposto: “Sta bene. Sta ancora insegnando”.
Riferendosi a quella che è stata la sua ottava visita a Kiev, Biden ha evidenziato che “ogni volta è più significativo”, aggiungendo che lo scopo era di far sapere a Zelensky che gli Stati Uniti sono “qui per restare, non ce ne andiamo”. All’interno di palazzo Mariinskij, il presidente americano si è quindi seduto a una piccola scrivania bianca e ha firmato il libro degli ospiti. Quindi Zelensky ha preso la parola. “Oggi ospitiamo il presidente Biden. E’ una cosa importante” per noi, ha dichiarato il leader ucraino, ringraziando il capo della Casa Bianca per essere venuto “in un momento importante per l’Ucraina”.
“Cosa posso dire, apprezzo molto che il presidente Biden, la società americana siano stati fin dall’inizio di questa guerra al nostro fianco”, ha proseguito Zelensky, ringraziando il Congresso e Biden per la leadership dimostrata e sottolineando di non vedere l’ora di discutere “la situazione sul campo di battaglia” con lui. “Ma parleremo anche delle persone, degli ucraini, degli americani – ha spiegato – cosa dobbiamo fare per fermare la guerra, per avere successo e come vincere quest’anno”.
Biden, dal canto suo, ha affermato: “È presuntuoso da parte mia dirlo, ma ho pensato che fosse importante che il presidente degli Stati Uniti fosse qui il giorno in cui è iniziato l’attacco” perché “come il presidente ricorda, avevo avvertito il mondo che Putin avrebbe attaccato”.
“Ho pensato che fosse fondamentale che non ci fossero dubbi, assolutamente nessuno, sul sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina nella guerra – ha concluso Biden – Così tanti hanno pregato per il popolo ucraino, in particolare donne e bambini. Non riescono a capire l’idea di bombardare ogni cosa, dagli orfanotrofi alle scuole. È barbaro”.
La visita del presidente americana è stata del tutto inaspettata. Ancora ieri il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, aveva smentito la possibilità di un viaggio a Kiev. Le voci, come riporta la Cnn, hanno iniziato a circolare con insistenza dopo che diverse strade nel centro erano state chiuse al traffico. Gli altissimi livelli di sicurezza adottati, con una presenza militare molto imponente anche per gli standard ucraini, lasciavano presagire l’arrivo di un personaggio di alto livello. Tutte le vie intorno al monastero di San Michele, visitato da Biden e Zelensky, erano state sgombrate durante la notte e sigillate stamane, causando ingorghi nelle strade circostanti.
La piazza antistante la chiesa, meta di ‘pellegrinaggio’ dei leader stranieri e dove alcuni carri armati russi distrutti sono esposti accanto a una statua avvolta nei sacchi di sabbia per proteggerla dalle esplosioni, era stata blindata. Agli ospiti dell’hotel che si affaccia sulla piazza era stato detto che fotografare e filmare era vietato per tutta la mattinata ed erano stati avvertiti che la connessione Internet e il segnale del cellulare avrebbero potuto essere interrotti. Tutti indizi che hanno trovato riscontro dopo l’annuncio della presenza di Biden a Kiev.