Nuova manovra di rilancio degli obiettivi politici di medio ed ampio raggio per Forza Italia: Silvio Berlusconi apre ad una nuova idea, una nuova strada con l’intenzione di dare linfa al corpus con una strategia ad spettro generale: quella dei coordinatori nazionali.
Forza Italia dunque si ripropone in una nuova veste, ed è ancora e sempre lui, il leader, Silvio Berlusconi ad avere l’idea e a lanciarla sul tavolo. Questa volta la ‘carta’ giusta che Berlusconi si augura di aver pescato è quella dei coordinatori nazionali. E’ previsto, in tal senso, un Consiglio nazionale il 25 Giugno.
Dunque sarà il Consiglio nazionale del 25 giugno a cambiare in qualche modo in forma sostanziale la natura concreta del partito di Silvio Berlusconi. Obiettivi, strategie e indicazioni verranno fuori da questa ‘adunata’ a cui Berlusconi ha dato il via. Si tratterà di discutere e poi di andare a votare il nuovo coordinamento nazionale.
Secondo quanto emerge, dovrebbe essere formato da 3 fino a un massimo di cinque persone. La strategia dei coordinatori nazionali viene immaginata, nelle intuizioni di Silvio Berlusconi, come una sorta di elemento collante che sappia fare da tramite alla necessaria evoluzioni strutturale del partito, in una delicata fase storica e nazionale, affinché evidentemente possa farsi da trade-union con le esigenze popolari e con le conseguenze che questo può generare in termini di accrescimento del consenso popolare.
Aggiornamento ore 7.01
Mettere in fila le idee, rinnovare, ripartire, rigenerare. Come lo si voglia definire, resta il dato di fondo: Silvio Berlusconi si è fortemente ripreso le redini della sua Forza Italia, e lo ha fatto nel corso di un pranzo con una ventina di big azzurri.
Pur contando l’assenza del numero due del movimento Antonio Tajani, Berlusconi ha aperto la strada del rinnovamento del partito, del quale aveva parlato più volte anche nel recente passato. Una svolta che forse era stata rimandata per ragioni di opportunità ma che, forse, al leader forzista ora è parsa necessaria alla luce degli esiti delle elezioni europee.
Dunque, adesso, si parte col nuovo progetto dei coordinatori nazionali. Ma quali saranno i nomi? Già si sta discutendo nel merito e sono partite le voci e le indiscrezioni. Tra i nomi si fa quello di Mara Carfagna e quello di Gianfranco Miccichè, che al momento riveste la carica di commissario forzista in Sicilia.
Papabile anche la figura di Sestino Giacomoni, uno dei più noti quanto a fedeltà a Berlusconi. Il quale, in queste ore, stando a quanto emerge, avrebbe lasciato capire come stia pensando ad una pool di cinque persone: in pratica, un ufficio di coordinamento a cinque elemento, con però lui al vertice quale gestore in cima. Questo, almeno fino al congresso nazionale.
Aggiornamento ore 10,57
Dopo la fase transitoria fino al Congresso nazionale di fine settembre, per la Forza Italia che sogna Berlusconi potrebbe dunque aprirsi una nuova era.
Il 25 giugno, è la data clou: quello il giorno indicato, almeno in teoria, per le decisioni. Potrebbe anche essere pericoloso visto secondo alcuni potrebbe rappresentare anche la propizia occasione per obbligare il presidente della Regione Liguria (che il 6 luglio lancerà un nuovo contenitore politico moderato alleato della Lega) a chiarire cosa fare. Dentro o fuori Forza Italia?
Dal punto di vista dell’analisi dello Statuto, secondo l’articolo 21, anche i ‘presidenti delle giunte regionali o, in mancanza, vice presidenti” come Toti possono presenziare e votare modifiche statutari e coordinamento nazionale.
Ad ogni modo, però, in questo incontro, Berlusconi non avrebbe mai parlato di lui ma non avrebbe aperto alla possibilità di avviare una trattativa per impedire una nuova scissione. Forza Italia, in ogni caso, guarda avanti. Dopo la nomina dei coordinatori nazionali, dovrebbe puntare sui coordinatori regionali che verranno eletti a settembre, in ottica del Congresso nazionale.
Aggiornamento ore 14,55