Berlusconi, patto riforme reggera’ “In Italia non c’e’ democrazia”

    L’accordo sulle riforme “per noi reggera’ sicuramente. Noi le riforme le abbiamo sempre volute e anche fatte. E’ stata la sinistra con uno sciagurato referendum ad abrogare le nostre riforme. Speriamo non si comportino allo stesso modo”. Cosi’ Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg2. Sugli 80 euro, poi, il leader di Forza Italia dice che “non sono un problema, ma il problema e’ che Renzi abbia deciso di mettere nuove tasse per pagarli. Se si vuol dare una mancia al proprio elettorato, non vedo sinceramente perche’ la si debba far pagare a pensionati e famiglie. Renzi ci ha deluso perche’ – ha concluso – dopo le uscite iniziali e’ tornato a fare quello che ha sempre fatto la sinistra, mettere le tasse. La sinistra non cambia mai, neanche con Renzi”. “Io non ho nemici, non considero nessuno nemico – ha aggiunto Berlusconi al Tg2 – Renzi e Grillo sono due pericoli, due rischi possibili per tutti noi italiani. Grillo e’ un aspirante dittatore, un urlatore, uno sfasciacarrozze”. L’ex cavaliere ha poi parlato ad una iniziativa elettorale di Domenico Scilipoti, spiegando che “noi siamo in un momento molto pericoloso per la democrazia. Anzi, non siamo piu’ una democrazia, siamo paralizzati da un assetto istituzionale che paralizza il paese. Bisogna arrivare a far eleggere il Capo dello Stato direttamente dai cittadini e non nel chiuso di una stanza dai segretari dei partiti”. Quanto alla crisi ucraina, l’ex cavaliere spiega: “Oggi l’inconcludenza e l’ignavia che sta dimostrando l’Europa, che si e’ messa al seguito degli Stati Uniti, e’ molto preoccupante. Speriamo che non porti ad un divorzio che sarebbe difficilmente recuperabile fra la Russia e gli Stati occidentali”. La decisione di sanzioni nei confronti della Russia “e’ la direzione piu’ sbagliata. Si rischia, anzi si e’ gia’ rischiato di tornare alla situazione di una guerra fredda. Serve invece una negoziazione ragionata che non possa lasciar strascichi tra la federazione russa e l’Europa, la Nato e gli Stati Uniti”.