’’Dobbiamo detassare le imprese che si occupano di cultura’’. E’ la proposta lanciata da Silvio Berlusconi in una conferenza stampa in piazza San Lorenzo in Lucina, sede di Fi, per lanciare il nuovo Dipartimento della cultura azzurro. Rivendicando di essere ’’il primo imprenditore culturale in Italia’’, l’ex premier attacca la Rai, accusandola di fare pubblicità alla mafia. ’’Non si tratta di fare pubblicità alla mafia come fa la tv pubblica. Noi questo non lo facciamo, non l’abbiamo mai fatto, noi facciamo fiction per promuovere l’Italia’’.Poi alza il tiro contro la sinistra colpevole di aver egemonizzato la cultura così come ha fatto con la magistratura. ’’Ha conquistato il mondo della cultura, attraverso la conquista delle ’casematte’ e ha applicato questo sistema in un modo assolutamente professionale mettendo i suoi uomini nella scuola, universita’, case editrici, nei giornali, nella televisione pubblica, nella magistratura, dove prima nel 1964 e poi nel ’68 nasce Magistratura democratica, e questo e’ continuato sino ai nostri giorni e noi liberali non abbiamo saputo controbattere a una strategia così ben attuata’’.Sulla futura leadership azzurra per Berlusconi sarà ’’assolutamente naturale’’ fare le primarie per trovare un suo sostituto ma, ribadisce, si faranno ’’se io non sono in campo perché con me non ce n’è bisogno’’. Sullo sfondo rimane l’ipotesi della figlia Marina. La decisione spetta a lei ma se dovesse ’’scendere in campo per rispondere agli attacchi subiti da suo padre, io sarò il primo a dirle che non deve farlo’’.