Berlusconi ai cinque stelle: ’’Cadranno presto’’

    Per Silvio Berlusconi cinque stelle come parentesi destinata a concludersi a breve. Per il Cavaliere il Governo “’cadrà presto’’, come ha commentato a “Quarta Repubblica” su Rete 4. “Le 5 stelle – ha aggiunto il leader di Forza Italia – sono stataliste, centraliste e ferocemente giustizialiste. Nessuno di noi penserebbe di dare la direzione di un’impresa a qualcuno che quell’impresa non la conosce, a chi non ha mai lavorato, a chi non si è mai nemmeno preparato studiando, ma è successo proprio questo all’azienda Italia”.

    L’invettiva di Berlusconi verso i cinque stelle continua commentando i risultati dell’azione di Governo.”Sono davvero preoccupanti” ha dichiarato il leader azzurro, mentre “la prospettiva è un incarico al Centrodestra che includerà tutti i partiti che lo compongono e che si presenteranno uniti alle elezioni, ad esempio Regionali, accresciute da quella che chiamo ’Un’altra Italia ’, non un partito politico ma il mio modo di indicare tutti quegli italiani che non sono andati a votare in segno di protesta il 4 marzo”.

    Per Berlusconi cinque stelle non meritevoli di troppi aggettivi, in merito alla vicenda del sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Posso pensare a tutte le cose negative e spiacevoli, quindi è meglio che non parli, perché non voglio fare quello che fanno indebitamente’’ ha detto il Cavaliere.

    Qualche giorno fa, Silvio Berlusconi aveva già attaccato i cinque stelle auspicando l’allontanamento di Salvini dal Movimento con cui è al Governo. ’’Salvini torni a casa nel centrodestra” per rispondere al “clima illiberale, da anticamera della dittatura’’ creato dal Movimento in seguito ai plateali attacchi al settore giornalistico. Il nuovo centrodestra, per Berlusconi, dovrà necessariamente essere il frutto della decisione del leader della Lega di far cadere il governo, anche se Salvini non è dello stesso avviso.

    ’’Certe sciocchezze le lascerei dire a loro e ai burocrati di Bruxelles’’ ha risposto il vicepremier. ’’Chi parla di rischio dittatura non ha ben presente che l’Italia sta bene’’. E ancora: ’’Mi dispiace che Berlusconi usi le parole che di solito usano i Renzi, le Boldrini e gli Juncker’’. In prospettiva ci sono le elezioni europee, per le quali Berlusconi pensa ad una massiccia campagna pro Europa, seppur difendendo ’’quella che sognavano i fondatori’’ e non l’attuale ’’di burocrati e contabili’’.