(Adnkronos) – Sul palco della Convention di Napoli, Silvio Berlusconi rievoca la ‘discesa in campo’ nel ’94, in particolare il colloquio con mamma Rosa: ”Mia madre mi disse che era pericoloso fare un partito ma anche che se questo era il mio desiderio, dovevo andare avanti…”. ”Nel 1948 ero già in campo per difendere la libertà e cosa facevo? Attaccavo manifesti… E uno di questi manifesti recitava: ‘nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no’. Naturalmente li attaccavo sui manifesti del partito comunista perché loro li attaccavano sui nostri…”, ha detto ancora Berlusconi.
”Siamo sempre stati dalla parte dell’Europa e dell’occidente, siamo i soli che non devono chiedere scusa del proprio passato”, ha poi detto il leader azzurro, aggiungendo: “Possiamo davvero essere orgogliosi di noi stessi e della nostra storia”.