“I Primi Vespri e Te Deum di questa sera, 31 dicembre 2020, saranno presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, mentre la messa sarà presieduta dal Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato. Domani, Papa Francesco guiderà comunque la recita dell’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, come previsto”.
E’ stato Matteo Bruni, portavoce del Vaticano, a comunicare che “A causa di una dolorosa sciatalgia le celebrazioni di questa sera e di domani mattina presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana non saranno presiedute dal Santo Padre Francesco”.
Al Santo Padre sono ovviamente giunti gli auguri per una pronta ripresa da parte di tutti. In realtà Bergoglio già da diverso tempo soffre da tempo di sciatalgia e, a quanto rivelato dal fonti interne, periodicamente, è costretto a sottoporsi a massaggi ed iniezioni, per superare il forte dolore ad una gamba. In realtà fu il Pontefice stesso a confidarlo ai giornalisti, nel volo aereo che sette anni fa lo portò a Rio De Janeiro: “Una sciatica dolorosissima, dolorosissima! Non la auguro a nessuno’’.
A tal proposito, racconta Valter Santilli, fisiatra romano dell’Università La Sapienza, specializzato in riabilitazione, che quando era ancora cardinale e arcivescovo di Buenos Aires, nel 2007 il futuro Papa, in occasione di un Sinodo dei vescovi, colse l’occasione per farsi visitare dall’esperto fisiatra: “Durante la visita – ricorda il Prof Santilli – che mise in luce i tratti di simpatia e cordialità nonché di semplicità del cardinale, mi venne in mente di esprimermi nella seguente maniera: ‘Eminenza, lo sa che la sciatica è una malattia profetica?’. ‘Perché?, chiese il cardinale Bergoglio. Ed io risposi: ‘Perché nel libro della Genesi dell’ Antico Testamento, al capitolo 32 dove si racconta l’ episodio della lotta di Giacobbe con l’Angelo, quest’ultimo lo toccò sul nervo sciatico e sull’articolazione dell’anca, ed in quella notte, dopo la sciatica il Signore cambiò nome a Giacobbe in Israele. Vedrà – disse ancora il medico – dopo la sua sciatica il Signore cambierà nome anche a lei”.
Max