“Sto malissimo, in tarda età scoprire di essere un perfetto idiota è davvero un brutto risveglio. I giornalisti mi assediano, ce li ho tutti qui sotto casa, ho dovuto staccare il cellulare e chiudermi dentro, senza più neppure la libertà di uscire a prendere una boccata daria”. E il quotidiano Repubblica a raccogliere lo sfogo dell’assessore capitolino all’Urbanistica, le cui dichiarazioni sul sindaco Raggi hanno sollevato un caso nazionale e una brutta frattura allinterno del M5s. “La verità è che mi vergogno aggiunge Berdini – Ho combinato un casino, provocato un danno – dice – non solo a me stesso, quello ormai mi interessa poco, ma a Virginia e a una squadra che proprio non lo meritava “. E poco importa se la Raggi, dopo aver respinto le sue dimissioni con riserva, stia cercando un suo sostituto: “Almeno così finisce l’agonia, sarebbe forse la soluzione migliore afferma sconsolato lAssessore – tanto probabilmentefra un mese mi avrebbero cacciato lo stesso, dopo la fine della trattativa sullostadio della Roma, che loro vorrebbero chiudere in un modo e io in un altro”. Il pensiero torna a quel maledetto colloquio col giornalista de la Stampa, che ha originato il disastro: “Quel giorno, era un venerdì, mi sono svegliato all’alba, sono partito per Bologna, ho tenuto una conferenza, all’una ho ripreso il treno e sono arrivato a Roma alle quattro. Dopodiché sono andato a quella faticosissima assemblea nella sede dell’VIII municipio, durata quattro ore. Una volta finita, era tardi, un assessore 5 stelle mi ha presentato ’sto ragazzo. Nonostante fossi molto stanco, abbiamo cominciato a parlare. Lui non mi aveva detto di essere un giornalista. Mi ha fatto un mucchio di domande. E io mi sono abbandonato, riportando come un cogl… dei pettegolezzi. Solo alla fine mi sono insospettito. E lui ha ammesso di fare il precario alla Stampa.Mi ha preso per sfinimento. Giurandomi che non avrebbe pubblicato nulla”. Intanto sul fronte nazionale, intervenendo ad Agforà su Raitre, Alessandro Di Battista ha tenuto a puntualizzare che “Non credo che il destino delMovimento 5 Stellesia connesso a Roma.Credo che il destino di Roma sia connesso a quello del Movimento 5 Stelle. Se dovessimo fare quello che ci conviene ha aggiunto – ci terremmo anche i rimborsi elettorali anziché restituire milioni di euro. Invece facciamo quello che è giusto”.
M.