BENCHÉ CONDUCANO IL 60% DEI PROCESSI ITALIANI, CIVILI E PENALI, IL MINISTRO ORLANDO INTENDE TAGLIARE I GIUDICI DI PACE: SCIOPERO FINO VENERDÌ. BLOCCATI 100MILA PROCESSI

Manco fosse facile poterci contare nell’ambito delle migliaia di conciliazioni che caratterizzano i ricorsi presentati da centinaia di migliaia di italiani, ora i giudici di pace sono anche in sciopero! E fino a venerdì, con un’adesione superiore al 90% con punte fino al 100%, in virtù di questo sciopero verranno sospesi oltre 100mila processi. “Durante la settimana i giudici di pace porranno in essere altre azioni di protesta”, spiega il sito diritto.it, il quale spiega che alla base dell’agitazione vi è la precarietà di circa 4mila giudici di pace e onorari, che da 15-20 anni attendono di essere assunti con contratti definitivi. Dal canto suo, di fronte alla precarietà dei loro colleghi (comunque di fatto operativi a tempo pieno), l’Unione di giudici annuncia prossime condanne al risarcimento del danno da parte dell’Unione europea, nei confronti dell’Italia, per violazione della legge Pinto sulla durata ragionevole del processo. Al centro della questione, secondo i giudici, il discutibile piano del ministro Orlando, che prevede il taglio della magistratura di pace e onoraria, nonostante sia proprio quest’ultima a condurre il 60% dei processi italiani, civili e penali. “Torneremo a scioperare ogni mese – avverte Alberto Rossi, segretario dell’Unione nazionale giudici di pace – finché il ministro Orlando non deciderà di riconoscere i nostri diritti come gli impone anche l’Europa. Siamo magistrati a tempo pieno, abbiamo diritto alla stabilizzazione”. Basti pensare che in un anno, complessivamente i giudici di pace si occupano di un milione e mezzo di procedimenti in tutta Italia, sia civili che penali, che vengono definiti in tempi contenuti, in media entro un anno.

M.