C’è voglia di rinascita. E’ dentro ognuno di noi, ma c’è anche l’urgenza di portarla scritta sul viso, sulla pelle, sul corpo. E allora ecco il desiderio di veder scomparire occhiaie, borse sotto gli occhi, cuscinetti di troppo in zone indesiderate. E la prova costume questa volta non è la spinta principale. C’è proprio il bisogno di gratificarsi, di premiarsi, di fare qualcosa di bello e di significativo per se stessi per uscire da un periodo così difficile dal punto di vista emotivo. Lo sa bene Giulio Basoccu, chirurgo plastico all’Ini di Grottaferrata, che in questi ultimi tempi ha visto riprendere in modo particolarmente intenso la sua attività. “Ma sono anche molto contento di vedere che sta riprendendo in modo significativo anche tutto quello che riguarda la ricostruzione del seno, segno – sottolinea – che anche il percorso diagnostico-terapeutico oncologico sta uscendo da quella fase di inevitabile stallo nella quale la pandemia ci ha costretto”.
“In questo lunghissimo e faticoso anno, le persone si sono molto ripiegate su se stesse e hanno iniziato ad avere anche una diversa immagine di sé – spiega Basoccu – Ci si è guardati meno allo specchio e più in una webcam che, a volte, è stata persino inclemente. A differenza di quanto avviene con una foto, dove magari possiamo anche ricorrere ad un aiutino di un filtro, quando ci troviamo in una videochiamata non solo non abbiamo filtri, ma ci ritroviamo anche ‘faccia a faccia’ vicino ad altre persone e il confronto è immediato. E a volte non ne usciamo vincitori. Da qui la consapevolezza che forse è il caso di correggere qualche difetto o qualche segno dell’età”.
Negli ultimi tempi, ‘complici’ anche le mascherine, aumenta la richiesta di interventi a livello degli occhi, mentre per le labbra c’è meno richiesta. E poi mastoplastica addittiva che resta sempre un evergreen caro alle donne, ma anche tante richieste di liposuzione e addominoplastica visto i chili di troppo accumulati in questo periodo di lockdown e forzata inattività.
“Se le richieste sono più o meno sempre le stesse, le motivazioni un po’ sono cambiate – riferisce Basoccu – C’è più voglia di volersi bene, di premiarsi, di ritrovare il sorriso. Non è solo questione di voler ‘apparire’ migliori, ma anche di ‘sentirsi’ meglio. Credo da sempre che la chirurgia estetica non sia un capriccio futile, ma che possa davvero incidere profondamente nell’animo di una persona, nel suo stare bene con se stesso in mezzo agli altri. E oggi più che mai – conclude – sentiamo questa esigenza”.