Nel corso del suo ‘appassionato’ intervento tenuto oggi davanti ai microfoni di Radio Leopolda, la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, e presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova, ha incalzato: “Devono smetterla di parlare di agenda Draghi e di fare riferimento a Draghi perché Draghi è, e lo ha dimostrato senza ombra di dubbio, competenza, credibilità, autorevolezza. L’alleanza Arlecchino, che mette insieme persone con idee diametralmente opposte praticamente su tutto, non può essere contrabbandata come operazione politica, perché non lo è“.
Come ha infatti tenuto a spiegare la presidente di Italia viva, “Sappiamo che in autunno crisi energetica e crisi economica morderanno ai fianchi della popolazione, e sarà dura. Chiedo allora: quale sarà la posizione di questa alleanza su rigassificatori, transizione energetica, politiche del lavoro, reddito di cittadinanza? Sulla povertà noi lo abbiamo detto con chiarezza: reddito di inclusione e politiche attive. Non ho sentito in questo fronte una voce altrettanto unica e chiara mentre al momento siamo all’assurdo di contare almeno tre contratti firmati dal segretario Letta: uno con Calenda e ovviamente anche Carfagna e Gelmini, uno con Fratoianni e Bonelli, vista la proposta di incontro, uno con Di Maio. Ma che c’entra tutto questo con l’agenda Draghi?”
Dunque, ha poi sostenuto la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili nel passaggio finale del suo intervento, “Diciamolo con chiarezza: è un’operazione di potere ribattezzata con la formula edulcorata del diritto di tribuna, che garantirà chi si candida nei collegi sicuri con il proporzionale. Lo ritengo un modo indegno anche di selezionare classe dirigente”.
Max