“Sull’altare dell’anonimato sono state offerte la sicurezza dei miei e la sicurezza pubblica della popolazione e io questo non sono disposto ad accettarlo”. E su tutte le furie Claude Fontaine, direttore della polizia giudiziaria del Belgio, che ha pubblicamente bacchettato (per usare un eufemismo), l’Obs e l’emittente tv VTM, per aver anticipato la notizia che nel corso del blitz nel quartiere di Forest (culminata col ferimento di 4 agenti), erano state trovate tracce del dna di Salah Abdeslam, costringendo così gli agenti ad anticiparne la cattura con loperazione di venerdì Molenbeek. Dunque le incaute rivelazioni della stampa hanno seriamente pregiudicato la cattura del terrorista degli attacchi parigini del 13 novembre: “Noi siamo dei professionisti, siamo in grado di anticipare gli eventi ha tuonato il direttore della polizia giudiziaria – Ma è vero che è stato un grande problema, parlerei di una certa irresponsabilità da parte di una certa stampa. La polizia giudiziaria stava lavorando a diverse ipotesi, Salah avrebbe potuto uscire con una cintura esplosiva e mettere in pericolo non solo la polizia ma anche la gente”. Poi, continuando ai microfoni dell’emittente Rtbf, Fontaine si è tolto un sassolino dalle scarpe: “La presenza della stampa ha come conseguenza che chi cerchiamo di catturare sparisce nel nulla, poi il giorno dopo cosa ci dicono? Sono quattro mesi che sono li e voi non siete in grado di fare nulla?”.
M.