(Adnkronos) – Il Beauty Tech Day svoltosi il 6 maggio a Milano ha ospitato l’open talk di StartupItalia promosso da L’Oréal Italia, dedicato all’esplorazione dei nuovi orizzonti della bellezza. Il confronto, che ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, ha affrontato il tema dei big data, del metatarso e degli NFT (non-fungibile token). L’evento è stato arricchito dalla possibilità data ai presenti di sperimentare in prima persona le nuove tecnologie già presentate sul mercato, come SkinConsult AI di Vichy, che tramite un semplice selfie è in grado di restituire un‘analisi dei 7 diversi parametri che misurano lo stato di invecchiamento della pelle; Match My Shade di L’Oréal Paris, la soluzione personalizzata basata sull’intelligenza artificiale in grado di trovare in soli 10 secondi la nuance ideale di fondotinta; YSL Rouge Sur Mesure, il dispositivo all’avanguardia che consente di realizzare rossetti personalizzati e smart creando sfumature straordinariamente uniche e infine K Profile di Kérastase: capace di individuare il prodotto capillare giusto per ciascun individuo.
Susana Rodriguez Escudero, Chief Marketing Digital Officer di L’Oréal Italia ha esposto le peculiarità del marketing nell’era digitale: “La tecnologia ci consente di creare una connessione con il consumatore: il digitale ci permette di conoscerlo meglio, capire cosa vuole e di cosa ha bisogno, dove si smuove, dove compra… Muoversi nel mondo del digitale significa anche creare delle comunità: per noi riuscire a dialogare e a interagire con comunità di persone con esigenze e aspirazioni simili vuol dire riuscire ad essere sempre più credibili nell’offerta di prodotti e servizi”.
Rodriguez Escudero ha quindi chiosato: “La tecnologia apre infinite possibilità anche in termini di formulazione di nuovi prodotti: ad esempio, siamo ora in grado di offrire prodotti adeguati a ciascun consumatore, tramite specifiche tecniche di diagnosi che analizzano il tipo di pelle, di capelli, di incarnato della persona, possiamo creare prodotti altamente personalizzati”.
Ospiti d’eccezione del talk sono state Caroline Renard, Head of Innovation and Program Office for Tech accelerators di L’Oréal e Gouzelle Ishmatova, Chief Strategy Officer BOLD Corporate Venture Fund di L’Oréal. La mission di Caroline Renard è ampliare le innovazioni Beauty Tech dell’azienda, esplorando nuove tecnologie strategiche, individuando innovazioni ricche di potenziale e selezionando partner all’interno dell’ecosistema tecnologico esterno, come ha spiegato a margine del suo intervento all’open talk: “Beauty Tech è un programma di L’Oréal che si estende su scala mondiale ed ha l’ambizione di inventare la bellezza del futuro, impegnandoci al contempo a diventare l’azienda del futuro. Con questa mission: Beauty that Moves the World, una bellezza che muove il mondo – ha dichiarato Renard, per poi concludere illustrando i pilastri di Beauty Tech – Beauty Tech Manifesto di L’Oréal ha tre pilastri, il primo è l’intento di creare una bellezza sempre più inclusiva, capace di rispondere alle esigenze e ai desideri di tutte le persone, nella loro infinita diversità.
La seconda colonna portante di questa mission è costituita da trasparenza e responsabilità, che devono essere proprie di tutte le aziende, i prodotti e i servizi del nostro portfolio, che è unico. Infine, vogliamo creare una società agile e ricca di talenti in grado di creare il futuro della bellezza. Per fare questo investiremo in scienze e tecnologie innovative, che ci consentiranno di offrire ai nostri clienti un’esperienza e all’avanguardia e personalizzata”.
Gouzelle Ishmatova ha illustrato il lavoro di ricerca e selezione che sta alla base di Bold. Il Venture Capital Fund di L’Oréal punta ad individuare nuovi modelli di business da applicare in ambito marketing, R&D, digital, retail, comunicazione, supply chain e packaging. Inoltre, l’Oréal è impegnata a supportare soluzioni sostenibili innovative per contrastare l’eccessivo consumo di plastica, di acqua e di energia. “Bold è un Venture Capital Fund particolarmente strategico per L’Oréal. Grazie ad esso investiamo in aziende ad alto potenziale che operano nella catena del valore della bellezza, tramite quote di minoranza. Può trattarsi di investimenti rivolti ai brand, alla bellezza aumentata, alle biotecnologie e alla sostenibilità e qualsiasi realtà che possa consentirci di effettuare la nostra trasformazione nel mondo del digitale – ha spiegato Ishmatova che ha poi concluso – Il primo criterio che consideriamo nella selezione degli investimenti è la possibilità di creare una sinergia con la nostra azienda, dunque poniamo particolare attenzione all’allineamento strategico e sinergico, mirato a raggiungere la nostra mission, una bellezza che muove il mondo. Vogliamo puntare su imprenditori coraggiosi che lavorino per cercare di rendere il mondo un luogo un po’ migliore implementando l’innovazione”.