(Adnkronos) –
Nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce. Imitando l’analoga decisione adottata ieri dalla Federal Reserve, anche la Banca centrale europea ha rallentato sul percorso e, dopo il ritocco da 50 punti deciso a marzo, nella riunione del Comitato esecutivo ha deciso un rialzo di 25 punti per i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, dal 10 maggio i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%.
Alla base della decisione, si spiega, una “inflazione che continua a rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Nella dichiarazione finale tuttavia si indica come le informazioni in arrivo sostengono la valutazione sulle prospettive di medio termine per l’inflazione elaborata dalla Bce nella riunione di marzo del Consiglio direttivo.
Nel documento si spiega che “l’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti”. Allo stesso tempo, la Bce segnala come “i precedenti aumenti dei tassi sono trasmessi con decisione sulle condizioni finanziarie e monetarie dell’area dell’euro”, laddove l’impatto “della trasmissione all’economia reale rimane incerto”.
In questo contesto “le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”.
“L’inflazione resta ancora sostenuta dai precedenti aumenti dei prezzi energetici” ma “alla luce del recente calo di questi” i governi “dovrebbero rapidamente ritirare le misure di sostegno varate”, visto il pesante costo di queste, sottolinea la presidente della Bce Christine Lagarde nella dichiarazione introduttiva alla conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio direttivo.