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Bassetti: “Ok alle restrizioni per accelerare le immunizzazioni”. Pregliasco condivide “Il lockdown per i non vaccinati”

Come riportiamo in un altro articolo, il sottosegretario Costa non ha escluso che, il governo, qualora la situazione dovesse tornare preoccupante, sarebbero i non vaccinati (o quanti lo hanno rifiutato), i destinatari principali di eventuali nuove restrizioni.

Un’eventualità sulla quale si dice d’accordo (“Concordo sulle restrizioni per i non vaccinati per accelerare le immunizzazioni”), il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

Bassetti: “Queste persone devono sapere che se si immunizzano li mettiamo in una condizione di non finire in ospedale”

Se i casi dovessero continuare a crescere e le vaccinazioni invece si dovessero fermare ai numeri attuali, ovvero inferiori a quelli che ci servono per arrivare al 90% della copertura velocemente – ha aggiunto il noto infettivologo ligure – Può essere uno stimolo, ma solo perché queste persone devono sapere che se si immunizzano li mettiamo in una condizione di non finire in ospedale e di non rischiare la vita”.

Bassetti: “Se ci saranno delle chiusure devono valere solo per chi deliberatamente e contro la scienza”

Bassetti è altresì fermamente convinto che “Sono sicuro che queste persone alla fine ci ringrazieranno. E se ci saranno delle chiusure devono valere solo per chi deliberatamente e contro la scienza ha deciso di non vaccinarsi“.

Pregliasco: “Un lockdown per i non vaccinati è un’opzione possibile ed interessante”

Anche il docente della Statale di Milano, il virologo Fabrizio Pregliasco, è favorevole all’ipotesi di coinvolgere in eventuali nove restrizioni i non vaccinati, nello specifico, un lockdown: “mi sembra un’opzione possibile ed interessante, che abbassa il livello di rischio nei contatti interumani”.

Pregliasco: “Ogni contatto interumano è a rischio, ma con soggetti non vaccinati fa salire la diffusione del contagio”

Come spiega il virologo milanese, “Non essendoci un manuale di gestione bisogna fare riferimento ad esempi e soluzioni varie, e questa è una soluzione possibile perché il rischio di infezione nei contatti tra non vaccinati o tra vaccinati e non vaccinati è superiore“. Del resto, avverte, ”Ogni contatto interumano è a rischio, ma il contatto con soggetti non vaccinati fa sicuramente salire la probabilità di aumentare la diffusione del contagio”. Insomma, qualora si opterebbe per un tale provvedimento, conclude Pregliasco, “tutelerebbe anche gli stessi non vaccinati, più vulnerabili a un’infezione grave in caso di alta circolazione virale”.

Max

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Max Tamanti